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«Nessuno si deve sentire solo, nessuno deve rimanere indietro»

«Nessuno si deve sentire solo, nessuno deve rimanere indietro»

Il sindaco di Allumiere Antonio Pasquini rassicura i cittadini e illustra la situazione


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ALLUMIERE – Il sindaco Antonio Pasquini in occasione di questa Pasqua così particolare lascia un messaggio ai suoi concittadini. “Mai avremmo pensato che avremmo dovuto affrontare la pandemia del Codiv-19. Siamo una comunità locale che non teme di affrontare i problemi. 
Sembrava surreale, un sogno brutto dal quale ci volevamo svegliare, ma era realtà. L’11 marzo a seguito del primo D.P.C.M. dopo aver incontrato Prociv e CRI ho deciso in sinergia col responsabile Alfonso Superchi di aprire subito il C.O.C.: nel nostro paese oltre il 50% della popolazione è adulta/anziana e per farli rimanere a casa e proteggerli in quanto fasce più deboli era fondamentale assisterli direttamente presso il proprio domicilio con generi alimentari e medicine. Una collaborazione e senso di appartenenza che i volontari hanno subito condiviso. Il paese ha risposto in maniera diligente alle varie direttive emanate dal Governo, dalla Regione Lazio e alle ordinanze sindacali da me emesse. Atti che mai avrei pensato di firmare: chiudere tutto, limitare la libertà personale, chiedere l’intervento più costante delle forze dell’ordine e dell’esercito o far alzare i droni per il controllo ed evitare assembramenti. 
La comunità si è unita nei vari momenti di condivisione ”lontani ma vicini” con musiche dai balconi, dalle finestre, dirette streaming, disegni dei bambini e bandiere esposte: un grande senso di appartenenza per darci forza l’uno con l’altro e comunità ai massimi livelli. Nel frattempo gli instancabili volontari in questo mese hanno effettuato oltre 300 servizi a domicilio, acquistato medicinali fuori comune fino ad arrivare a Roma per evitare spostamenti a persone fragili e assistenza telefonica e domiciliare: i volontari sono stati gli angeli della comunità. 
I momenti più brutti sono stati le morti dei nostri concittadini Rosa Maria Scocco, Maria Luchetti e Giuseppe Sestili uccisi da questo maledetto virus: è una ferita che ha toccato tutta la comunità. Un nostro concittadino è stato attaccato dal virus e ricoverato con urgenza all’Umberto I° di Roma: ma dopo alcuni giorni è arrivata la grande notizia della sua guarigione; poi la gioia di vedere che si sta attuando in maniera spontanea la ridistribuzione del reddito con le persone più agiate che donano per aiutare gli altri e le associazioni che raccolgono fondi per gli acquisti essenziali delle famiglie meno fortunate. 
Nel frattempo i positivi sono aumentati così come le persone in isolamento presso le proprie abitazioni, ma è aumentato anche l’impegno dei volontari che assistono presso le abitazioni e telefonicamente perché nessuno si deve sentire solo, nessuno deve rimanere indietro. Poi mi è arrivata la notizia che una giovane madre con la bambina di 10 giorni erano positive e con la massima urgenza si è fatta squadra con la ASL, la struttura Regionale ed entrambe sono state subito ricoverate e messe in sicurezza. Tutti collaboriamo: volontari in prima linea, amministratori che gestiscono Fb e la comunicazione, dipendenti che in smart working portano avanti le varie attività dell’amministrazione che non si può fermare, si partecipa a bandi bubblici, vengono svolte giunte on line su piattaforma per variazioni di bilancio ed approvazione di atti che vanno a sostegno della comunità. Arrivano i fondi ed Allumiere grazie alla sua capillare organizzazione è tra i primi Comuni italiani ad assegnare i buoni spesa. Grazie a varie collaborazioni abbiamo reperito uova di Pasqua per bambini. 
È stato un mese difficile che, oltre al tanto impegno fisico, ha comportato un forte impegno psicologico: tutte le sere, nessuna esclusa, aprire il bollettino Asl e leggere i nomi ti sconvolge, ma non devi demordere, alzi il telefono e chiami tutti quelli in quarantena o positivi, perchè tutti devono sentire la presenza ed il sostegno anche delle istituzioni, tutti anche se lontani dobbiamo sentirci comunità. 
La vita di un sindaco si stravolge: non conosci orari, non hai più un minuto per la famiglia, escono miriadi di comunicazioni e decreti ai quali devi ottemperare e dare seguito, devi essere sempre pronto a varie domande e richieste dei cittadini, vuoi tenere la tua comunità a conoscenza degli eventi, i volontari uniti e mai stanchi, l’amministrazione attiva e propositiva perché la fase successiva è rilanciare il paese. 
Ora la mia famiglia sono i volontari del C.O.C. e con loro e i concittadini dobbiamo superare questo periodo, poi ci sarà il tempo per gli abbracci e i baci, quando ci ritroveremo nelle piazze e sulle strade per condividere momenti di gioia, ci sarà il tempo di tornare a vivere. Ringrazio tutta la comunità perchè ognuno ha dato qualcosa per farci sentire uniti. Nulla ci mette paura e torneremo ad essere più forti di prima con la nostra caratteristica: essere comunità. Grazie Allumiere e buona Pasqua di resurrezione a tutti”. 


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