Crisi enti locali, odg di Città Futura al sindaco Tedesco
CIVITAVECCHIA – ‘Città in emergenza: costruiamo il cambiamento’ è l’iniziativa promossa da Attac Italia – Le città in Comune, organizzazione nazionale di cui fa parte anche Città Futura, inviata all’Anci e al sindaco Tedesco con l’obiettivo di coinvolgere quanti più Comuni possibile per andare all’approvazione di un atto amministrativo (delibera o ordine del giorno), che affronti con atti concreti il tema della difficilissima situazione finanziaria degli Enti locali, messa ancor più a dura prova in seguito dell’emergenza epidemiologica in corso. Dell’iniziativa si parlerà in diretta sabato a partire dalle 15,30 sulla pagina facebook di Attac Italia.
“Nella proposta – spiegano dall’associazione – sono contenuti alcuni elementi sostanziali, di straordinaria valenza politica, come la cancellazione dei debiti prodotti da decenni di commissariamenti, accollandoli allo Stato che aveva prodotto i provvedimenti; l’accollo allo Stato anche dei mutui accesi con Cassa Depositi e Prestiti al fine della riduzione drastica dei tassi di interesse; l’accesso a mutui a tasso zero presso la stessa cassa depositi e prestiti per tutto il periodo di emergenza; l’annullamento dei debiti conseguenti alla firma dei contratti derivati; la sospensione del patto di stabilità e del pareggio di bilancio; la costituzione di un Fondo solidarietà comunale, che garantisca a tutti i Comuni le risorse necessarie per l’emergenza economica e sociale e per il riavvio delle comunità locali. Una maniera per liberarsi dalla gabbia del debito è la precondizione per riappropriarsi della storica funzione pubblica e sociale che spetta agli Enti locali, anziché relegarne l’azione agli atti burocratici di ordinaria amministrazione, come troppo spesso accade”.
Molti Comuni hanno già approvato l’atto, primo fra tutti quello di Napoli, con una delibera di Consiglio comunale. Secondo i promotori l’iniziativa punta non solo a rivendicare un nuovo protagonismo dell’ente locale e a rompere i vincoli finanziari che ne impediscono l’azione, ma anche e soprattutto a produrre un risparmio considerevole sul bilancio comunale, da destinare a progetti di aiuto e sostegno alle fasce sociali e produttive della città più in sofferenza.