Novità in arrivo con il Decreto maggio
Novità in arrivo con il decreto di maggio per congedi straordinari, bonus colf, stop licenziamenti, reddito di emergenza. Tra questi anche lo stop al ritardo nel pagamento degli ammortizzatori sociali.
Nella bozza del nuovo provvedimento al vaglio del governo, il datore di lavoro che non anticipa il trattamento, per favorire la celere disponibilità di reddito dei soggetti interessati, può fare richiesta di pagamento diretto della prestazione trasmettendo la domanda entro la fine del mese di inizio del periodo di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa. Le amministrazioni competenti autorizzeranno la domanda entro il 20 del mese successivo a quello del periodo di integrazione richiesto e il datore lavoro lo dovrà comunicare all’Inps che, a sua volta, disporrà il pagamento entro la fine dello stesso mese.
Per quanto riguarda i congedi straordinari, in base alla bozza, sarà estesa al 30 settembre la possibilità per il genitore lavoratore di usufruire di un congedo straordinario per la cura dei figli rimasti a casa a causa delle chiusura delle scuole per l’emergenza Covid-19. Vi sarebbe anche la detrazione Irpef sulle spese per i centri estivi per minori di 16 anni, per un importo non superiore ai 300 euro per i contribuenti con reddito complessivo entro i 36mila euro annui.
Al vaglio anche l’estensione di ulteriori tre mesi per lo stop ai licenziamenti, introdotto con il Dl marzo per due mesi, portandolo a 5 mesi complessivi. Sospeso anche l’incremento contributivo per i contratti a tempo determinato rinnovati entro il 31 agosto 2020.
In programma anche il reddito di emergenza a sostegno delle famiglie con Isee inferiore a 15mila euro e patrimonio mobiliare sotto i 10mila, aumentato fino ad un massimo di 20mila euro, tenendo conto degli altri componenti del nucleo. Il sussidio è riconosciuto per 3 mesi a partire da 400 euro al mese, per un massimo di 800 euro mensili. Se la famiglia gode del Reddito di Cittadinanza, il REM integrerà quest’ultimo.
In arrivo anche il bonus per le collaboratrici domestiche, che sarà di 400 euro in presenza di contratti di lavoro di durata inferiore a 20 ore settimanali, di 600 euro in caso di contratto di oltre 20 ore di lavoro settimanale.