Dopo carbone: la Fiom auspica un’accelerazione
CIVITAVECCHIA – «Oggi abbiamo un’opportunità grande: quella di poter decidere il destino del nostro territorio, di cambiarne la fisionomia. Ma serve attivismo da parte di tutti, istituzioni, enti, realtà locali, parti sociali: tutti uniti per cercare di dirottare il territorio verso uno sviluppo davvero alternativo». Torna a sollecitare le istituzioni e la politica la Fiom Cgil, e lo fa sapendo che il tempo passa ed è fondamentale, per Civitavecchia, arrivare ad individuare un progetto comune ed unitario di sviluppo, alternativo e credibile, sostenibile e che garantisca occupazione duratura e qualificata. Non l’illusione di pochi anni: è questo il rischio che si corre ancora una volta, a distanza di anni. «Enel avrebbe confermato ad un azionista – ha spiegato il segretario Giuseppe Casafina – di voler sostituire gli impianti a carbone con quelli a gas in vari siti tra cui Civitavecchia, stimando mediamente 24 mesi per la realizzazione e auspicando che le autorizzazioni arrivino rapidamente. Noi invece non auspichiamo, noi rivendichiamo tempi rapidi per il nuovo progetto industriale a tutela di centinaia di metalmeccanici e non solo, dal momento che il gas occuperebbe sì e no 40 persone. Vogliamo energia pulita – ha concluso – e che i profitti vengano reinvestiti per garantire l’occupazione di centinaia e centinaia di persone il cui lavoro, da anni, è fondamentale per fortune degli azionisti. Vogliamo i fatti. Risponda Enel, risponda la politica».