Maturità 2020: gli studenti civitavecchiesi bocciano il Miur
di MATTEO CECCACCI
CIVITAVECCHIA – “Qui si è perso il lume della ragione”. Una frase che racchiude tutte le dichiarazioni degli studenti civitavecchiesi intervistati durante questa settimana. I maturandi bocciano l’esame di Stato 2020, che prevede il solo colloquio orale dalla durata massima di un’ora da svolgere in aula alla presenza del consiglio di classe – naturalmente interno – e di un presidente esterno. Abolite per quest’anno le prove scritte. Per il ministro Azzolina tutto si svolgerà in sicurezza. «Siamo assolutamente contrari – dicono Tiziano, Filippo e Gianmarco, tre 19enni dell’indirizzo informatico dell’IIS Marconi – l’ideale per noi è annullare l’esame e contare soltanto la media del nostro triennio. Con una pandemia attuale è da scellerati mobilitare milioni di studenti per sostenere soltanto una prova. Ma di una cosa siamo sicuri: sarà una pagliacciata». Per i maturandi già l’anno è stato segnato da una serie di mancanze, con la scuola chiusa da inizio marzo. Un’amarezza che rimarrà a lungo, per l’emozione mancata della gita scolastica, pranzo dei 100 giorni, ultimo giorno di scuola, i saluti, gli abbracci e le magliette con le scritte più disparate. Ma cosa prevede la formula della nuova maturità? Il colloquio durerà un’ora e si svolgerà in presenza. Voto massimo 40 punti. Partirà il 17 giugno e per raggiungere il 100 serviranno anche i 60 crediti accumulati negli ultimi tre anni delle superiori. Struttura, come detto, che non piace a nessuno. Anche chi inizialmente tifava per un esame in classe ci ha poi ripensato. Ma non può essere altrimenti.«Sono sincera: avrei voluto un 2020 migliore – commenta Federica del liceo classico Padre Alberto Guglielmotti – mai mi sarei aspettata un periodo così buio, soprattutto quando devo sostenere la prima grande prova della mia vita. Questo esame preferisco farlo a casa e se al Governo hanno paura che possiamo copiare, pazienza. I docenti, in fin dei conti, sanno quanto valiamo. Con tutto il cuore spero, anche se ormai è tardi, che la ministra ci ripensi. Questa decisione andata in porto è e sarà per tanto tempo la barzelletta del secolo». Dallo scientifico, dove in palio ci sono numerosi 100 e lode, non si sbilancia nessuno. Si percepisce tanta ansia, d’altronde a un mese dall’esame di maturità non avere ancora le idee chiare su come si svolgerà è da non crederci. Ma la Civitavecchia studentesca dice no all’esame di maturità 2020. Tutti i maturandi preferiscono essere valutati in base alla media del triennio e sperano in un ripensamento dal Miur. Una decisione, quella della ministra Azzolina e del Governo, che ci porta a trascrivere un famoso detto del poeta Manzoni del tutto rivisitato: “Quest’esame non s’ha da fare”.©RIPRODUZIONE RISERVATA