Santa Marinella Caso Befani, Tidei: «L’amministrazione comunale deciderà se emergeranno concretamente responsabilità penali»
SANTA MARINELLA – Ha destato un certo scalpore in città, la notizia emersa ieri, dell’inchiesta della Procura della Repubblica, che ha indagato la madre del consigliere comunale Patrizia Befani per il reato di sottrazione al pagamento di un consumo esorbitante di corrente elettrica, grazie ad un by-pass che eludeva il contatore.
La consigliera di maggioranza, era stata sentita nel marzo scorso dai Carabinieri di Santa Marinella dopo una denuncia dell’Enel, come persona informata sui fatti. Una indagine che ha creato un certo imbarazzo nella giunta Tidei, tanto che il primo cittadino ha voluto esprimere il suo pensiero in un comunicato emesso nel primo pomeriggio.
“Avendo appreso da notizie giornalistiche locali del coinvolgimento indiretto della consigliera Befani in una presunta vicenda giudiziaria – si legge nella nota di Tidei – l’amministrazione comunale seguirà con attenzione gli sviluppi della vicenda, riservandosi di assumere decisioni in merito nel momento in cui emergeranno concretamente responsabilità penali della consigliera interessata. Riconfermiamo la piena fiducia nel lavoro dei magistrati augurandoci che la consigliera Befani riesca a dimostrare la sua completa estraneità ai fatti addebitati. L’amministrazione comunale nel frattempo continuerà a lavorare con trasparenza ed onestà nell’interesse della città, lasciata in condizioni disastrose dalla precedente amministrazione”.
Sulla questione interviene anche la sezione cittadina del Partito Democratico che invita la Befani a rassegnare le dimissioni in autotutela. “Apprendiamo, da notizie di stampa – dicono dal Pd – che la consigliera Patrizia Befani è incappata in una spiacevole vicenda, che la vede coinvolta in un’inchiesta partita da una denuncia dell’Enel. Il Pd di Santa Marinella-Santa Severa, ritiene che le indagini e la magistratura facciano il loro percorso e che al più presto possa emergere la verità e le responsabilità di questo grave abuso. Irrompe con forza su quest’accadimento, invece, l’aspetto politico di tutta questa vicenda, che getta un’ombra pesante su tutta la maggioranza se non si decide, nel breve tempo possibile, di sgomberare il campo da ogni dubbio che si possa infiltrare nelle menti di ognuno di noi”. “In questi casi – si legge nel comunicato – bisogna saper distinguere gli aspetti giudiziari da quegli politici. Nell’esprimere la piena solidarietà e la piena convinzione che la consigliera Patrizia Befani ne esca del tutto estranea da questa vicenda, il Pd chiede alla consigliera di rassegnare le dimissioni in autotutela, a salvaguardia dei propri interessi e della maggioranza di cui fa parte. L’amministrazione in carica sta cercando di uscire da una fase storica drammatica, è a un punto di svolta e di ripartenza, polemiche e dubbi sul comportamento dei componenti della squadra di governo della città non se li può permettere, pertanto è necessario che ognuno faccia la propria parte, anche con atti politici dolorosi, a tutela personale e dell’intera città”.