”Da oggi sulle banchine pubbliche può essere scaricata qualsiasi merce”
CIVITAVECCHIA – “A partire da oggi e fino ai sei mesi successivi alla fine dell’emergenza da coronavirus sulle banchine pubbliche potrà essere scaricata qualsiasi tipologia di merce”. Parola del presidente dell’Adsp Francesco Maria di Majo che, prendendo spunto dal decreto Rilancio e rispettando l’impegno preso nell’ultima seduta, ha presentato ieri all’Organismo di Partenariato una bozza di provvedimento volta ad introdurre misure straordinarie per garantire la massima disponibilità dello scalo, indipendentemente dalle destinazioni funzionali del Piano Regolatore vigente, assicurando tuttavia la compatibilità dei diversi utilizzi con le caratteristiche tecniche di aree e banchine. «Ci sarà, nel caso, un adeguamento del regolamento sulle operazioni portuali relativamente alla sosta temporanea delle merci in banchina che, in termini di franchigia – ha aggiunto – sarà ridotto al solo tempo necessario allo svolgimento delle operazioni di scarico della nave, affinchè sia salvaguardato il massimo utilizzo della banchina stessa da parte di tutti coloro che ne faranno richiesta. Si sta inoltre rispondendo alle numerose richieste di accosto in sosta inoperosa pervenute da parte di navi da crociera e merci che sono in attesa di riprendere le attività commerciali nel Mediterraneo, anche in un’ottica di fidelizzazione delle compagnie armatoriali che, prima del fermo, avevano avviato a Civitavecchia importanti attività come il trasferimento presso l’interporto di tutte le attività di rifornimento per le unità che navigano nel Mediterraneo». Lungo il confronto sul Bilancio 2019 nel corso del quale le organizzazioni sindacali – così come ribadito nell’incontro che ha preceduto il tavolo – hanno chiesto ai vertici dell’ente lo sblocco di una quota parte del fondo accantonato per i contenziosi. «Faremo comunque una richiesta espressa al Collegio dei Revisori per verificare la possibilità dello svincolo di una quota parte del fondo accantonato per assicurare la funzionalità e l’operatività del porto, salvaguardando così anche i livelli occupazionali – ha spiegato Di Majo – proseguono però le nostre interlocuzioni con il Governo che, ritengo, farà la sua parte e non abbandonerà il porto di Civitavecchia che sta vivendo una situazione di grande criticità. E’ su questo che stiamo lavorando». I sindacati Cisl e Uil, la Cpc e il restante cluster portuale hanno accolto con fiducia l’apertura del Presidente, con il bilancio che ottenuto il consensus dell’Organismo.