MOVIDA Il sindaco Grando è tornato a chiedere più forze dell’ordine al Prefetto di Roma «Lo Stato faccia sentire di più la sua presenza»
LADISPOLI – Carta e penna alla mano il primo cittadino ladispolano torna a chiedere “rinforzi” alla Prefettura di Roma. Nonostante i provvedimenti delle scorse settimane che hanno cercato di limitare la presenza di “movida violenta” sul territorio comunale (tra questi la chiusura alle 19 dei minimarket etnici che ha tanto fatto discutere) «permangono situazioni critiche che non possono essere affrontate in maniera risolutiva con gli strumenti che abbiamo a disposizione». E la situazione rischia di aggravarsi con l’arrivo dell’estate e dei villeggianti che porterà inevitabilmente a un incremento della popolazione. «Le forze dell’ordine presenti a Ladispoli – ha evidenziato Grando – non sono numericamente sufficienti per pattugliare il territorio e garantire l’ordine e la sicurezza pubblica per tutto l’arco della giornata». E in attesa dell’arrivo del Commissariato di Polizia in città e dell’ultimazione dei lavori della caserma dei carabinieri che potrebbe portare a un incremento anche di questi ultimi sul territorio, per il primo cittadino c’è bisogno che «lo stato faccia sentire maggiormente la sua presenza, tutelando i cittadini rispettosi delle regole di civile convivenza e punendo severamente quelli che le regole le calpestano». Intanto nella giornata di ieri, il Sindaco ha incontrato anche i residenti di via del Mare. Proprio sul lungomare negli ultimi giorni si sono verificati numerosi episodi di “movida violenta” che hanno portato alla vandalizzazione di alcuni palazzi della zona e anche al ricovero in ospedale con polmone perforato di un ragazzo. Situazione, quella vissuta dal quartiere, che ha portato i residenti a procedere con una raccolta firme per chiedere la chiusura anticipata dei locali presenti nella zona e un incremento delle forze dell’ordine nelle ore notturne. Il primo cittadino ha anche annunciato che incontrerà i titolari dell’esercizio commerciale in questione «ai quali farò presente che non è possibile andare avanti in questo modo e che sono necessari degli accorgimenti per migliorare rapidamente la situazione». E proprio il Sindaco aveva ribadito un concetto: «Chi sbaglia paga. Pertanto, laddove i titolari di un locale non sono in grado di selezionare la propria clientela e di fare un modo che gli avventori si comportino in maniera rispettosa del prossimo, verranno presi dei provvedimenti puntuali per limitare i disagi dei cittadini residenti». E appellandosi ai gestori dei locali frequentati soprattutto da giovani Grando è tornato a lanciare un appello: «Molti problemi possono essere risolti semplicemente usando il buonsenso e magari sacrificando qualche euro di incasso ricavato dalla vendita di alcolici a persone che sono già in evidente stato di alterazione».