Biodistretto, Flavio Morreale delegato dell’Agraria
TOLFA – Nell’ultima riunione dei delegati dell’assemblea degli utenti che si è tenuta lo scorso 5 giugno, l’Agraria di Tolfa ha discusso sui temi del Biodistretto e sulla creazione di un gruppo di lavoro per la stesura dello Statuto. Durante l’assemblea c’è stata la nomina del rappresentante al tavolo tecnico del Bio-distretto “Maremma Etrusca e Monti della Tolfa: sull’argomento ha relazionato il delegato Flavio Morreale, il quale ha partecipato alle riunioni del tavolo tecnico e, dopo breve discussione, proprio lui è stato nominato all’unanimità come rappresentante dell’Università Agraria di Tolfa. Nell’ambito dell’assemblea è stata discussa la bozza del nuovo Statuto elaborato dai delegati Bruno Vecchioni e Flavio Morreale; per la redazione definitiva dello Statuto da approvare dall’assemblea è stata eletta una commissione, composta dal presidente Bruno Vecchioni e dai membri Rita Pesoni, Flavio Morreale, Domenico Guidoni e Felice Tidei. E’ stato poi presentata ed illustrata la bozza del nuovo regolamento ”Fida pascolo” da parte del delegato Giulio Galimberti. Altro momento importante dell’assemblea è stata la discussione in merito al futuro dell’Università Agraria di Tolfa e il delegato Felice Tidei ha fatto il suo intervento spiegando le sue posizioni e esponendo le sue proposte. “La Legge 168 del 2017 ha rivoluzionato la situazione legislativa delle Università Agrarie in quanto prevede la capacità sia di autonormazione delle stesse sia di gestione del suo patrimonio naturale, economico e culturale – ha spiegato Felice Tidei nel suo intervento – nei tempi passati i cittadini di Tolfa parlavano di due industrie esistenti nel paese: quella dell’allevamento e quella dell’agricoltura. Per quanto riguarda l’allevamento in alcuni anni nel nostro territorio erano presenti fin quasi 10 mila capi di bestiame e per quanto riguarda l’agricoltura si seminavano fino a 2 mila ettari di terreno. Pur essendo tempi diversi dall’attuale ed avendo una sua validità per la situazione sociale ed economica del tempo, il nostro territorio e in modo particolare l’Università Agraria, dava alle popolazioni la possibilità di vivere. Oggi il diritto alla vita passa attraverso altre strade che sono prima di tutto l’avere un posto di lavoro che può aversi attraverso lo sviluppo economico, nel nostro caso specifico nel settore agricolo e dell’allevamento, cosa che sta avvenendo in molte parti dell’Italia e che può avvenire anche a Tolfa, zona svantaggiata dove assistiamo al fenomeno dei numerosi giovani diplomati o laureati sottoccupati o emigrati fuori dal paese. Il compito più importante che ci dobbiamo quindi porre è la tutela e la valorizzazione dei beni di godimento collettivo in quanto riconosciuti come elementi fondamentali per la vita e lo sviluppo di Tolfa e strumenti per assicurare la conservazione, lo sviluppo e la valorizzazione del patrimonio. A questo scopo, pensando che noi tutti amiamo Tolfa e che ci stia a cuore il futuro del nostro paese, bisogna lavorare tutti insieme sia garantendo agli utenti l’uso civico del patrimonio secondo gli usi e i bisogni delle rispettive attività aziendali sia attivando la costituzione di nuove aziende per la gestione e coltivazione del patrimonio”. Sempre Tidei ha poi ha concluso evidenziando: “Tenendo conto della rilevante novità rappresentata dal cambio della personalità giuridica da quella di diritto pubblico a quella di privato mettevo in evidenza che il primo compito di questa amministrazione era quello di redigere il nuovo statuto non avendo più valore lo statuto adottato fino ad oggi. Devo purtroppo rilevare che fino ad oggi né lo Statuto, né il Regolamento che attua le sue disposizioni, sono state approvate, come invece è stato fatto da diverse altre Università Agrarie. Pensando che questo fatto sia dovuto non a mancanza di volontà, ma alle difficoltà dovute alla complessità della nuova materia sulla quale mancano d’altronde anche indicazioni da parte della Regione Lazio che ancora non ha legiferato in materia, come previsto dall’art. 3 della Legge 168/2017, avendo comunque piena capacità giuridica a norma dell’art. 1 della Legge 168/2017, chiedo di procedere celermente alla redazione ed approvazione del nuovo statuto e dei regolamenti interni per l’amministrazione di un patrimonio così rilevante pari a circa 10 mila ettari con l’assorbimento dei terreni dell’ex Istituto Pio Santo Spirito. A questa fase propedeutica dovrà sicuramente seguire la parte pratica di sviluppo del nostro territorio nel settore dell’allevamento e dell’agricoltura in modo tale che l’Università Agraria diventi il vero motore di sviluppo dell’economia tolfetana”.