«Non abbasseremo la guardia fino all’archiviazione del progetto» Inceneritore, la conferenza dei servizi registra il parere negativo della Regione: primo punto a favore degli ambientalisti
TARQUINIA – La prima seduta della conferenza dei servizi per la Via (valutazione di impatto ambientale) dell’inceneritore della A2A registra per ora importanti dinieghi da parte della Regione Lazio.
A rimarcare il dato sono gli ambientalisti (Marzia Marzoli per Italia nostra sezione Etruria, Marco Tosoni per il Comitato Farnesiana 100%, Nicola Bonaiuto per il Comitato per il diritto alla Mobilità e Bianca Stefancu per il Comitato per la difesa della Valle del Mignone) che segnano un punto a loro favore.
«Il lavoro svolto nell’ultimo anno dai cittadini di Tarquinia e dai comitati per il contrasto al progetto del mega inceneritore proposto dalla società A2A Ambiente spa al confine del territorio tra Tarquinia e Civitavecchia – spiegano – ha visto un suo primo riscontro formale nell’apertura della prima seduta della conferenza dei servizi per il procedimento di valutazione ambientale che si è svolto in modalità remota mediante teleconferenza. Come si ricorderà erano stati numerosi i cittadini che avevano partecipato all’elaborazione delle osservazioni di contrarietà al progetto, tanto che erano state tutte raccolte in un volume da parte del Comune di Tarquinia”.
In apertura della conferenza era prevista un’audizione da parte di tutti i firmatari delle osservazioni, associazioni ambientaliste nazionali, comitati e cittadini, e nella circostanza le associazioni non hanno mancato di ribadire le ragioni della contrarietà introducendole anche nuove, come il dottor Giovanni Ghirga che ha evidenziato gli ultimi studi scientifici internazionali prodotti che vedono “un aumento di incidenza di mortalità per Covid 19 direttamente correlato all’aumentare dei carichi di inquinanti atmosferici”.
Italia Nostra ha ribadito l’importanza dell’informazione e della trasparenza della conferenza con particolare riferimento al verbale che sarà prodotto, per informare al meglio la cittadinanza che è ancora molto preoccupata dell’ipotesi di vedere realizzato un progetto che prevede “un’industria insalubre di prima classe in un’area idrogeologicamente e urbanisticamente fragile”. Il Comune di Tarquinia ha rafforzato il parere negativo al progetto, sul profilo sanitario e urbanistico e, lasciando la parola all’avvocato delegato a rappresentarne l’opposizione che nel sottolineare tutte le criticità ha ricordato anche quella che riguarda il piano dei rifiuti regionale che non prevede la realizzazione di nuovi impianti di incenerimento. Tra gli altri pareri negativi si è registrato anche quello del Comune Civitavecchia.
“Proprio in coda alla seduta – sottolineano le associazioni – è stato annunciato dai rappresentanti della Direzione regionale politiche ambientali e ciclo dei rifiuti l’importante parere negativo sulla procedura di Valutazione di incidenza ambientale (Vinca) – accogliendo così alcune criticità già sollevate in sede di osservazioni – che verrà ricompreso all’interno del parere unico della Regione”.
«In un clima di perenne vigilanza – commentano gli ambientalisti – si continueranno a seguire i lavori senza mai abbassare la guardia fino all’archiviazione del progetto».