La ‘Crusca’ sentenzia: “Si dice ‘la Covid’ e ‘lockdown’ proprio non va”
Il professor Claudio Marazzini, da poco rieletto presidente dell’accademia della Crusca, rimette in riga la grammatica italiana parlando di Coronavirus e parole ad esso correlate, di grande utilizzo in questi giorni di pandemia ma assolutamente errate. Secondo Marazzini si dice “la” Covid e non “il” Covid, in quanto stiamo parlando di una malattia.
“In Francia, ad esempio, – spiega ad AdnKronos- con una precisa pronuncia dell’Accademia francese, è stato detto esplicitamente che il sostantivo Covid è di genere femminile. In Italia la Crusca non si è pronunciata ufficialmente anche se tra noi accademici ne abbiamo discusso e il dibattito continua. Non c’è dubbio, tuttavia, che quando ci si riferisce alla Covid in quanto tale, quindi, alla malattia, si debba declinare al femminile. Alcuni accademici fanno, però, osservare che se si intende il morbo può essere corretto usare l’articolo al maschile. Così pure per il tanto utilizzato termine ‘lockdown’ sarebbe meglio utilizzare l’italianissimo ‘confinamento’, seguendo l’esempio degli spagnoli e dei francesi. ‘Lockdown’ è un prestito integrale dall’angloamericano, che ricorda il confinamento di prigionieri nelle loro celle per un periodo prolungato di tempo, solitamente come misura di sicurezza a seguito di disordini. In piena pandemia da coronavirus, la parola ‘lockdown’ è stata impiegata specificamente per indicare le misure di contenimento messe in atto prima nella provincia cinese di Hubei, poi in Italia, in Europa e negli altri paesi colpiti dalla pandemia. E la sua diffusione è apparsa difficile da frenare anche da noi”.
Il presidente della Crusca Marazzini ammette poi che in Italia nessuno è stato pronto a fornire alternative valide a questo termine angloamericano, neanche l’Accademia della Crusca. “Con il senno di poi, se potessi riscrivere la storia, – commenta – direi che sarebbe il caso di seguire gli spagnoli e i francesi che hanno fatto ricorso correttamente a una parola che ha le proprie radici nelle lingue romanze: ‘confinamento'”.