Il parroco di Tolfa ha elaborato una “guida pratica al processo matrimoniale canonico” “Giudice e legislatore”, pubblicato il libro scritto da don Giovanni Demeterca
TOLFA – Uscito da pochi giorni il libro ”Giudice e legislatore: guida pratica al processo matrimoniale canonico” scritto dal parroco di Tolfa, don Giovanni Demeterca, giudice presidente del tribunale ecclesiastico di Civitavecchia. Questo testo non solo è una fonte di studio per gli studenti di diritto canonico della Scuola triennale diocesana di formazione teologico – pastorale, ma è soprattutto uno strumento giuridico per tutti i cultori di diritto e gli operatori del tribunale. Il libro delinea i tratti processuali innovativi della riforma del processo matrimoniale canonico di papa Francesco: ”Mitis Iudex Dominus Iesus” da individuare nell’abolizione della doppia decisione conforme; nell’istituzione del giudice unico; nell’istituzione del processo breviore che opera nei casi in cui c’è il consenso delle parti e l’evidenza dei fatti e le circostanze circa la nullità del matrimonio; nel vescovo giudice naturale per il processo breviore; nei principi processuali della prossimità, celerità e gratuità delle procedure; la rilevanza probatoria delle dichiarazioni delle parti suffragata anche da un solo testimone; nelle innovazioni anche per quanto riguarda i capi di nullità per il processo più breve davanti al vescovo (la brevità della convivenza coniugale; l’aborto procurato per impedire la procreazione, l’ostinata permanenza in una relazione extraconiugale al tempo delle nozze o in un tempo immediatamente successivo; l’occultamento doloso della sterilità o di una grave malattia contagiosa o di figli nati da una precedente relazione, la causa del matrimonio del tutto estranea alla vita coniugale; la mancanza del uso di ragione comprovata da documenti medici); nella riaffermazione del principio che la nullità matrimoniale si dichiara solo in via giudiziale, quale garanzia per evitare prevaricazioni sul potere o sul diritto del più forte, anziché sulla forza del diritto. “Non basta che una delle parti sia convinta in coscienza che il suo matrimonio è nullo, ma – spiega don Giovanni – lo deve dimostrare in giudizio almeno con un teste idoneo a fornire la pienezza della prova che il giudice valuterà criticamente nel contesto degli altri risultati probatori raggiunti durante l’attività istruttoria e d’indagine”. La conclusione a cui arriva don Giovanni è quindi che: “Il Legislatore, scegliendo la via giudiziale per l’accertamento della verità dei fatti e la dichiarazione di nullità matrimoniale, ha voluto affidare il pronunciamento della verità processuale esclusivamente all’autorità giudiziale, valorizzando in questo modo sia la verità soggettiva delle parti che quella oggettiva dei fatti reali”. Un altro argomento che l’autore del libro affronta è: “Il giusto processo che ogni fedele deve avere e che consiste nel garantire il contraddittorio tra le parti e l’imparzialità dell’organo decidente. Il contraddittorio non è solo un mezzo di prova proteso solo a garantire le difesa delle parti ma anche a ricavare i dati necessari per decidere”. Ampio spazio poi è dedicato nell’iter processuale per ottenere la nullità matrimoniale al giudice ecclesiastico: “La cui attività giudiziaria si configura come servizio alla verità nella giustizia, con una connotazione profondamente pastorale perché finalizzata al perseguimento del bene dei fedeli e all’edificazione della comunità cristiana”.