Civitavecchia e Morricone, un legame stretto
Ivan Leto
CIVITAVECCHIA – L’Auditorium della Cittadella della Musica che porta il suo nome. Un indimenticabile concerto in un porto storico vestito a festa. Il rapporto decennale con la violinista Maria Letizia Beneduce. Ed anche il battesimo della Msc Orchestra a Civitavecchia, al fianco della madrina Sophia Loren. Civitavecchia ha avuto la fortuna ed il privilegio di ospitare il maestro Ennio Morricone più volte. Accogliendolo sempre con il calore e con il rispetto dovuti. Ecco perché la notizia della sua scomparsa, avvenuta la notte scorsa in una clinica romana per le complicazioni dovute ad una caduta, ha provocato commozione anche in città. Un artista con la “A” maiuscola, che ha fatto della musica la sua vita, tramandandola in eterno. Cordoglio anche da parte dell’amministrazione comunale che, come spiegato dal sindaco Tedesco, anche in segno di deferenza, dovrà rilanciare il ruolo della Cittadella della Musica «che porta in sè – ha ricordato – anche il nome di Ennio Morricone, personalità legata a doppio nodo a Civitavecchia». Dodici anni fa lo stesso maestro, quando venne in città, si meravigliò del suo nome sull’Auditorium. «Se Civitavecchia ha voluto rendere omaggio a Morricone, in sua presenza, dedicando per prima al mondo un auditorium al Premio Oscar – ha spiegato Tedesco – è per un legame particolare che passa da Maria Letizia Beneduce». La violinista, che per venti anni è stata al fianco del maestro – come l’altro civitavecchiese Alessandro Saraconi – scelta per suonare nella sua orchestra, si è detta davvero rattristata. Sia in occasione dell’intitolazione dell’auditorium sia nel concerto di altissimo livello a Porta Livorno a chiusura della Due Giorni del Mediterraneo era lei il direttore artistico. Tanto che tiene gelosamente una lettera scritta di pugno dal compositore che si complimentava per il coraggio ed il lavoro svolto per la Cittadella, invitando a proseguire su quella strada, senza cedere mai. «Per me è stato un grandissimo privilegio lavorare con lui – ha commentato – avrei 20 anni di aneddoti ma quello che resta è il suo essere straordinario, la ricerca costante e l’amore per la musica, il valore dell’arte che rimarrà in eterno. Un esempio per tutti».