Proroga ‘Split payment’, CNA: “Misura inutile per lo Stato, dannosa per le imprese”
CIVITAVECCHIA – Nonostante i dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze confermino che l’introduzione dell’obbligo della fattura elettronica abbia sostenuto il gettito Iva nel 2019, l’Italia ha chiesto e ottenuto dalla Commissione Europea l’autorizzazione a prorogare lo split payment di altri due anni, fino a giugno 2023.
“Come CNA disapproviamo la misura, – osserva la segretaria territoriale della CNA di Viterbo e Civitavecchia, Luigia Melaragni – che non tiene conto delle sollecitazioni manifestate negli ultimi anni, anche attraverso petizioni firmate da numerosi imprenditori del nostro territorio: abbiamo ripetutamente chiesto di abrogare questo strumento, che crea solo danni alla liquidità delle imprese, soprattutto delle più piccole”.
Lo split payment (pagamento frazionato) è stato introdotto nel 2015 e riguarda le imprese che lavorano con la pubblica amministrazione. Per le prestazioni effettuate, viene emessa una fattura con l’indicazione dell’Iva, che, tuttavia, viene trattenuta e versata dall’Ente pubblico. Una gigantesca sottrazione di risorse dai flussi di cassa.
“L’Iva relativa alle operazioni di split payment – osserva l’associazione – ammonta a 12 miliardi, che determinano l’impossibilità di compensazione con la corrispondente Iva pagata ai fornitori: 12 miliardi che rimangono nella disponibilità della pubblica amministrazione e sottraggono preziosa liquidità alle imprese”.
Il governo aveva riconosciuto, anche nel Documento di Economia e Finanza per il 2020, che, grazie al contributo della fatturazione elettronica, il gettito Iva sugli scambi interni era cresciuto di 3,6 miliardi, segnando un incremento del 3 per cento rispetto all’anno 2018.
“Era pertanto ragionevole – spiega CNA – attendersi finalmente l’abrogazione dello split payment, così come del reverse charge (inversione contabile, che riguarda le operazioni fra imprese) e della ritenuta dell’8 per cento sui bonifici relativi a spese per lavori edili, dal momento che la fatturazione elettronica aveva già dato prova di realizzare un efficace contrasto all’evasione Iva. I danni finanziari provocati dalla proroga sono e saranno ingenti. Continueremo a lottare per l’abrogazione dello split payment e delle altre misure inutili per lo Stato ma che pesano come un macigno sulle imprese”.