USB: “Enel investe forte nella logistica, ma non a Civitavecchia”
CIVITAVECCHIA – “Forse sarà la calura estiva, ma appare davvero strano che una notizia simile, ormai in rete da diversi giorni, non sia ancora diventata oggetto di dibattito locale. Ci riferiamo alla decisione Enel di realizzare attraverso Enel Logistics srl, società di recente costituzione, una rete di depositi doganali per la logistica di merci, riconvertendo a tal fine aree e strutture inutilizzate adiacenti alle centrali elettriche situate vicino ai porti. Un progetto che, secondo Enel, servirebbe a intercettare i flussi di container che transitano nel Mediterraneo, portando lavoro nei territori (stoccaggio, movimentazione, riparazione container, lavorazione e smistamento delle merci) e vantaggi per gli operatori proprio grazie ai benefici fiscali derivanti dal deposito doganale”.
E’ quanto osserva l’USB territoriale, che reputa la decisione una buona iniziativa volta a creare sviluppo ed occupazione, che tuttavia si accompagna ad un particolare piuttosto preoccupante considerando che i primi due siti interessati alla realizzazione di depositi doganali, forse operativi già nel 2021, sarebbero quelli delle centrali di La Spezia e Livorno.
“Stiamo parlando di due dei maggiori porti sul Tirreno in competizione con il nostro scalo per movimento container, – evidenzia la sigla sindacale – che ci lascia allibiti. Non solo Enel ripropone per questo territorio sempre la solita ricetta, combustibili fossili e denari ‘compensativi’, escludendolo sistematicamente da investimenti puliti che va invece realizzando altrove, ma il fatto che contemporaneamente alla realizzazione dell’ennesima centrale si accinga a potenziare scali concorrenti al nostro lascia effettivamente senza parole. Tanto più considerando che nel caso non cederebbe semplicemente le aree a terzi, ma entrerebbe nel mercato della logistica con una propria società. Vista la forza politica ed economica di Enel, grande azienda con capitale pubblico e al contempo potente multinazionale, c’è sicuramente di che allertarsi. Ci piacerebbe sapere cosa ne pensa il nostro Sindaco, il Presidente dell’AdSP, la Regione, un po’ tutta la politica locale e le stesse le associazioni datoriali.
Quello che temiamo è che il progetto Enel per La Spezia e Livorno affossi definitivamente ogni possibilità di rilancio del traffico container per il nostro scalo, specie nel caso in cui, con il commissariamento previsto dal Governo, venisse anche terminata l’autostrada tirrenica.Enel, d’altro canto, afferma che starebbe in ogni caso valutando ulteriori aree retroportuali da inserire nel progetto. In tal caso sarebbe interessante sapere se Civitavecchia potrà essere o meno coinvolta e in quali termini, con riguardo alle aree interessate, ai volumi di traffico attesi, all’impatto occupazionale, alla riqualificazione dei lavoratori coinvolti dal fine carbone, alla collaborazione con le imprese locali, ecc.Crediamo sia quanto mai urgente una discussione pubblica su questi temi e sul tipo di presenza che Enel, dopo più di mezzo secolo di centrali, dovrebbe avere in questo territorio”.