INCIDENTI IN CHAT “Chiatte sul Tevere e poi via mare. Sono matti da legare, insieme a chi li ha nominati”
CIVITAVECCHIA – La lettera del presidente dell’Adsp Francesco Maria Di Majo indirizzata a diversi assessori regionali e ai sindaci Raggi e Tedesco, sull’avvio del traffico di Css (Combustibile solido secondario) dal porto di Civitavecchia e sulla possibilità di trasportarlo con delle chiatte sul Tevere per poi fare operazioni di “transhipment” in porto, è diventata anche un caso diplomatico. La singolarità della “proposta” (che pare abbia suscitato molta ilarità nei destinatari, anche in considerazione del fatto che i principali produttori di Css sono a Pomezia, Rocca Cencia e Aprilia , ossia in aree che anche volendo nemmeno intercettano il fiume) è stata sottolineata nella chat whatsapp dell’International Propeller Club port of Roma, associazione culturale che promuove l’incontro e le relazioni tra persone che gravitano nei trasporti marittimi, terrestri, aerei. Nella chat ci sono una cinquantina di personalità dello shipping e della logistica nazionale. Quando il presidente Donato Caiulo ha postato la notizia della lettera di Di Majo, qualcuno, non meglio identificato, ma che secondo i bene informati potrebbe essere l’ex Segretario Generale dell’Ap Giuseppe Guacci, pare che abbia commentato: “Chiatte sul Tevere e poi via mare. Sono matti da legare, insieme a chi li ha nominati”. Ogni riferimento è puramente causale. Nella chat pare sia calato un silenzio imbarazzato. Anche considerando che tra i 50 membri del gruppo c’è anche il presidente Di Majo.
©RIPRODUZIONE RISERVATA