Scatta la guerra delle antenne
CIVITAVECCHIA – Un’installazione bloccata circa dieci giorni fa nella zona sud. La scarsa chiarezza a livello nazionale sul 5G e sul futuro della telefonia. Problemi di vecchie antenne e nuove infrastrutture. Sembra essere scoppiata sul territorio una “guerra delle antenne” che il Pincio sta cercando, non senza difficoltà, di gestire nel rispetto prima di tutto della salute dei cittadini e dell’ambiente. Il 10 aprile scorso è stata emanata l’ordinanza con cui il Comune dispone “di sospendere e dare diniego ad autorizzare, asseverare, dare esecuzione ad ogni installazione e/o progetti relativi alla nuova tecnologia 5G su tutto il territorio comunale e attivare tavoli tecnici e servizi di monitoraggio ambientale per la tutela della salute pubblica”. Una disposizione che non è piaciuta alla diverse compagnie, già pronte in molti casi ad installare i box per i 5G: non si tratta più di antenne vecchio standard, ma di piccoli ripetitori, da poter mettere ad esempio anche sui pali della luce, ad una distanza di 150 metri l’uno dall’altro. Wind si è subito mossa e si è riservata anche una richiesta di danni a titolo personale nei confronti del sindaco Ernesto Tedesco. Telecom, invece, si è rivolta al Tar per chiedere che la delibera di Palazzo del Pincio venga dichiarata illegittima. Entrambe le società, però, non hanno chiesto la “sospensiva” rispetto all’atto del Comune di Civitavecchia. Discorso a parte quello di Iliad, invece, che nuova sul mercato, non dispone ancora di antenne proprie e di fatto si trova un passo indietro rispetto alle altre società per procedere con l’installazione dei box per il 5G. Tanto che è stata proprio la società, nelle scorse settimane, ad iniziare le operazioni per l’installazione di una antenna in via Mercuri, in zona Boccelle alta. Un’attività che ha messo in allarme i residenti che si sono così rivolti al Pincio. In campo ufficio ambiente, che ha espresso il proprio parere negativo, e poi il Suap, con i lavori che sono stati momentaneamente sospesi in attesa che vanga chiarito l’iter delle operazioni. Una questione tutt’altro che semplice da districare.