Il movimento contro il 5G sostenuto da una mozione di 5 consiglieri «Serve un piano antenne misurato sulle caratteristiche del territorio»
SANTA MARINELLA – “Comunichiamo alla cittadinanza, ed in particolare alle centinaia di persone che ci hanno seguito e continuano a farlo, desiderose di un deciso intervento da parte del Sindaco e della sua maggioranza affinché prenda una posizione netta, come da noi più volte sollecitato, per una moratoria, precisa e non generica, riguardo le installazioni del 5G nella nostra cittadina, di aver protocollato una mozione consiliare su questo tema”.A dirlo è il coordinatore locale del movimento contro il 5G Sandro D’Alessandro. “La mozione – continua D’Alessandro – è stata fatta propria da cinque consiglieri con i quali abbiamo lavorato in condivisione, mentre con gli altri ci siamo interfacciati senza però trovare un riscontro oggettivo ma generici plausi. A seguito degli incontri con il delegato al tecnologico Roberto Angeletti, abbiamo inserito la richiesta di predisporre un piano antenne costruito e misurato sulle caratteristiche orografiche del territorio, della distribuzione della popolazione, nonché dalla classificazione di tutti i siti sensibili attraverso criteri oggettivi e indipendenti. Tale aggiunta è stata fatta anche in virtù del decreto semplificazioni che andrà in vigore dal prossimo 31 luglio e che a maggior ragione richiederà un tempo congruo per predisporre un piano dettagliato, preciso e cautelativo per la salute”. “Riguardo tale decreto del governo – continua D’Alessandro – che dà la facoltà ai Comuni di redigere un piano antenne, cosa che era possibile anche prima ma qui nessuna amministrazione ci aveva pensato, ma nel contempo vorrebbe vietare le ordinanze di stop, vogliamo rassicurare i furbetti e i disfattisti che ci sono Comuni che stanno andando avanti in questa battaglia con convinzione politica e con risposte a livello legale, nonostante il governo voglia metterli a tacere per spianare la strada al disseminamento di migliaia di antenne da parte delle aziende private, spacciando il tutto per interesse nazionale con vuote parole d’ordine quali modernizzazione, digitalizzazione, automazione e intelligenza artificiale”. “Tale mozione – conclude il responsabile del movimento – è il conseguente atto di dieci mesi di lavoro sul territorio di noi attivisti del Comitato cittadino Stop 5G, fatti di continua sensibilizzazione e corretta informazione riguardo tale tecnologia e sui rischi sanitari a cui si va incontro, di una Petizione che ha raccolto ben 615 firme”.