Il Pd chiede di dismettere il polo energetico entro il 2034 Tvn, il futuro fa discutere
«Per noi non vi sono dubbi; si tratta di dismettere il polo energetico Enel dalla città di Civitavecchia allo scadere del 2034 così come stabilito dal Dec Via. Si tratta semplicemente di ottemperare a una precisa proposizione prescrittiva imperativa ratificata dal Ministero dell’ambiente». Lo dichiara il gruppo consiliare del Pd composto da Marina De Angelis d’Ossat, Marco Di Gennaro e Marco Piendibene che intervengono sulla vicenda e sul futuro di Tvn. Per i consiglieri dem i punti focali sono la cessazione della produzione di energia al giugno 2034, l’eliminazione di tutti gli elettrodotti esistenti sul nostro comune legati alla produzione di Tvn, la bonifica del territorio, il mantenimento del livello occupazionale e il completamento di tutte le opere compensative previste nelle convenzioni succedutesi nel tempo. I dem, inoltre, guardano con interesse ad alcune proposte, alternative alla riconversione a gas, «peraltro incoraggiate dall’Unione europea nel recente Recovery fund». Dura replica di Potere al popolo Civitavecchia. «Ci sembra evidente – tuonano dal movimento politico – che i consiglieri del Pd, e gli interessi che rappresentano, siano totalmente estranei al dibattito che da anni comitati e scienziati stanno animando attorno alla questione della transizione ecologica. Chiedere di dismettere il polo energetico Enel di Civitavecchia entro il 2034 significa non solo ignorare la Strategia Energetica Nazionale e il Piano nazionale integrato energia e clima – documenti imprescindibili che indicano l’uscita dal carbone entro e non oltre il 2025 -, ma anche e soprattutto non aver compreso minimamente l’allarme lanciato dall’Ipcc e dalla comunità scientifica mondiale rispetto al flagello dei cambiamenti climatici e del surriscaldamento globale».