Usi civici, Mari: “Bandita delle Mortelle va liberata totalmente dai gravami”
CIVITAVECCHIA – Sulla questione degli usi civici che sembra farsi sempre più intricata dopo le decisioni della regione Lazio di avallare la perizia Monaci, si registra l’intervento della presidente del consiglio comunale Emanuela Mari.
“La Regione Lazio, con deliberazione della Giunta n.476 del 21/7/2020, ufficializzata mediante pubblicazione sul BUR, ha approvato le risultanze della perizia Monaci limitatamente alle tenute Ferrara e XIII Quartucci, – evidenzia – sospendendo l’esecutività della parte della perizia relativa alla Bandita delle Mortelle in attesa di ricevere dal Commissariato Usi Civici l’elenco delle particelle per le quali è stato attivato un contenzioso davanti a quel Giudice, particelle che, si presume, non saranno inserite nel futuro provvedimento di approvazione.In pratica solo le zone che hanno dei contenziosi aperti possono essere liberate.
A tal fine l’Amministrazione Comunale ha nel frattempo trasmesso al competente Ufficio Regionale una copiosa documentazione, messa a punto grazie all’impegno dell’Ufficio Avvocatura del Comune e del perito demaniale Alessandro Alebardi, dalla quale risulta che una vasta zona della Bandita delle Mortelle, l’ex mappale 309, non è mai stato oggetto di una sentenza che ne abbia riconosciuto la natura demaniale, chiedendo, pertanto, alla Regione di stralciare, in ogni caso, quei terreni in sede di eventuale approvazione della perizia Monaci riferita alla Bandita, a prescindere dalla esistenza di un contenzioso che li riguardi.Sarà mia cura con la conferenza dei capigruppo seguire con attenzione l’iter di questa richiesta presso gli uffici regionali, con la speranza di riuscire ad ottenere un primo risultato con la liberazione definitiva dagli usi civici di una parte della Bandita delle Mortelle. Inoltre mi preme sottolineare che la delibera della Giunta Regionale, approvando la perizia Monaci, ha ufficializzato il fatto che il ‘Parco della Resistenza’ non è mai stato gravato dagli usi civici”.
Sulla scorta di ciò, la Mari pone l’interrogativo in relazione alla tempistica che dovrà attendere il Comune prima che l’Università Agraria rimborsi le somme che l’Amministrazione Cozzolino ha versato per poter eseguire i lavori di sistemazione del Parco.