Ladispoli, cade sul ponte sul Vaccina mentre lo percorre in carrozzina
LADISPOLI – «Attraversare la strada tipo roulette russa. Percorrere la strada senza marciapiede e all’interno delle strisce bianche della carreggiata. Fare lo slalom tra buche e rimanere in equilibrio con le ruote davanti e quelle dietro» …. magari mentre si porta a fare una passeggiata o in giro per una commissione anche le propria figlia di due anni «che ha voglia di stare in braccio» e che a causa del marciapiede dissestato alla fine è caduta.
Questa è la drammatica vita di una diversamente abile di Ladispoli. Ogni giorno una tortura e una sfida. I marciapiedi in diversi punti della città sono troppo stretti per consentire il passaggio della sedia a rotelle. Poi ce ne sono altri, come ad esempio quello del ponte sul Vaccina che porta da via Firenze a via Claudia, a due passi dal Comune, diventato con gli anni un vero e proprio pericolo… per i diversamente abili e non.
Asfalto sconnesso, crateri, tombini. Una situazione non semplice da affrontare e che può trasformare una semplice uscita da casa in un vero e proprio incubo. Proprio come accaduto una decina di giorni fa, quando uscendo di casa, attraversando quel ponte, a causa di una delle tante buche presenti la figlia è caduta facendosi male. Per fortuna nulla di grave, ma il problema e il dramma restano. Una situazione difficile non solo per lei ma per i tanti diversamente abili residenti in città. Nei mesi scorsi c’era anche chi si era lamentato di non riuscire ad entrare nei negozi a causa dell’assenza di pedane per i diversamente abili che consentisse l’accesso in carrozzina. E nonostante gli incentivi e gli appelli dell’amministrazione rivolti agli esercenti locali, il problema purtroppo resta.
Coloro i quali hanno deciso di aderire si contano sul palmo di una mano. Tutte le altre attività restano ancora off limits. «Alcuni mi hanno risposto – ha detto la ladispolana – e chi paga?». La sua richiesta è semplice: cercare di rendere la città più vivibile per tutti. A misura di uomo. Tutti gli uomini e donne. Un appello rivolto in primis all’amministrazione comunale che già negli anni passati aveva affrontato il problema non riuscendo però ancora ad oggi a dare una risposta concreta. Di strade e marciapiedi da rifare ce ne sono in quantità in città. Troppi per le casse comunali. Ma la speranza è che col tempo la situazione riesca a essere risolta. Problema invece più facilmente risolvibile è quello relativo agli automobilisti indisciplinati. Troppe volte c’è chi parcheggia incurante davanti agli accessi per i diversamente abili posizionati lungo i marciapiedi. Con un po’ di civiltà in più, almeno questo di problema potrebbe essere risolto e anche presto.