Il sindaco Pascucci non risponde alle interrogazioni: presentata denuncia
CERVETERI – Il sindaco Alessio Pascucci non risponde alle interrogazioni e i consiglieri Salvatore Orsomando e Aldo De Angelis lo denunciano alle Autorità p reposte. Tra le domande in attesa di risposta, come spiegato dai due consiglieri d’opposizione, ci sono quelle relative a «Ostilia e la somma periziata di 9 milioni di cui nessuno sa nulla», e ancora «i rapporti del Sindaco con Ostilia stessa e con i curatori fallimentari del gruppo Bonifaci» e la «richiesta di informazioni sulle azioni intraprese dal Comune per il recupero di denaro pubblico». Tutte interrogazioni «presentate il 26 e 27 giugno scorso, alle quali – hanno evidenziato Orsomando e De Angelis –malgrado tre consigli comunali e l’inserimento nell’ordine del giorno in due di questi, non è stata mai data risposta». E così, proprio come annunciato durante l’ultimo consiglio comunale, i due consiglieri hanno deciso di presentare «un esposto denuncia alla Prefettura, alla Guardia di Finanza e ad altri organi competenti richiedendo di valutare l’eventuale sussistenza del reato di omissione di atti d’ufficio art. 328 c.p. o l’omissione di atti legalmente dovuti e la possibile violazione dell’art.43 d.lvo 267/2000». Per i due consiglieri «è stato leso un diritto e, probabilmente, commesso il reato di omissione d’atti d’ufficio con il tempo di legge dei 30 giorni ampiamente scaduto, quando nel Consiglio Comunale dello scorso 30 luglio 2020 arrivati all’ultimo punto dell’ordine del giorno, quello delle interrogazioni aperto dal Presidente del Consiglio per la discussione, il sindaco Pascucci diceva che doveva andare via per un pregresso impegno istituzionale e che quindi, per l’ennesima volta, non avrebbe potuto rispondere». Inutile poi la convocazione di una “question time” da parte del presidente del consiglio: «Quello che sfugge allo stesso presidente è che ci sono tempi tecnici ben definiti oltre i quali si infrange la legge e non è che il Sindaco può rispondere quando vuole e a suo piacimento dettando delle regole che regole non sono»