Omotransfobia, salta la manifestazione a Tarquinia
TARQUINIA – Rischio di trasformare la piazza in terreno di scontro. Con questa motivazione, di sicurezza ma anche di responsabilità, dopo aspre polemiche sorte anche sui social, è stata annullata la manifestazione voluta da esponenti di centrodestra contro la proposta di legge Zan sull’omotransfobia. «A seguito delle incomprensibili prese di posizione, anche aggressive ed offensive, – spiegano gli organizzatori locali di #restiamoliberi – apparse sui social contro la manifestazione organizzata a Tarquinia dalla nostra associazione, ci troviamo ad oggi a decidere di non manifestare il nostro pensiero contro la proposta di legge. Quindi annulliamo la data, pur non ravvedendo nelle tesi da noi portate avanti alcun atto di intolleranza e nonostante le numerose adesioni ricevute”.
“La revoca – aggiungono gli organizzatori – è dovuta esclusivamente alla inevitabile trasformazione della piazza in un terreno di scontro del tutto incompatibile con la finalità della manifestazione. Non manifesteremo oggi in piazza non tanto e non solo per motivi di sicurezza, ma per la responsabilità che abbiamo nel tenere distinti i piani di una protesta da quelli di uno scontro sociale. Vogliamo ricordare che le pari opportunità sono un principio che deve valere per tutti e non è solo appannaggio di alcuni; per questo la nostra battaglia proseguirà più risoluta di prima, individuando ogni tipo di protesta legale per ricordare che l’opinione non può essere sottoposta a giudizio per come sancito dalla Costituzione italiana e per ribadire che vogliamo mantenere la libertà di pensare ad un tipo di società non omologata al pensiero unico dominante del politicamente corretto.
Il sentore di un tema caldo che avrebbe suscitato posizioni fortemente contrastanti si era già avuto con la presa di posizione del Partito democratico prima della manifestazione. Il Pd del giovane segretario Emanuele Scomparin si è subito dichiarato dalla parte del senatore Zan attaccando il consigliere Federico Ricci promotore della manifestazione.
“L’iniziativa – affermava il Pd – è stata proposta dal consigliere Ricci, giovane soltanto anagraficamente ma non di mentalità, sempre molto attivo in battaglie retrograde – ricordiamo la mozione sul 5G da lui proposta in consiglio comunale. Nel leggere le motivazioni di questa manifestazione restiamo sconcertati: si parla di “provvedimento liberticida”. Ci spieghi, consigliere Ricci, che concezione ha di libertà? La libertà di discriminare e insultare le persone in base al loro orientamento sessuale con la certezza di restare impuniti? D’altro canto, è perfettamente in linea con i suoi rappresentanti in Parlamento: gli stessi che hanno presentato quasi 500 emendamenti farlocchi, alcuni dei quali hanno avuto come unico effetto quello di discriminare ancor di più. Lei nega anche che questa sia un’emergenza nella società odierna; forse vive in un mondo parallelo, ma le diamo una notizia: l’omotransfobia è un problema, l’omotransfobia è una piaga dei nostri tempi, l’omotransfobia è una schifezza inaudita. Si dev’essere perso, nel suo personale passaggio dall’età della pietra ai giorni nostri, i lunghi anni di battaglie per i diritti civili, le difficoltà che tante persone hanno dovuto affrontare e le lotte intraprese in nome della libertà di essere se stesse, per non sentirsi “diverse”, vittime di pregiudizi e odio gratuito, gli anni delle violenze, della discriminazione. Cose ignobili che, ad oggi, non sono cessate e che vanno contrastate e punite in una società civile”.
“E’ inaccettabile – ancora i democrat – che qualcuno, nel 2020, possa rivendicare il diritto di discriminare – o, peggio, insultare qualcuno perché esprime i propri sentimenti. Smettetela di parlare di “libertà”. Quello che vorreste voi è tutt’altra cosa. Noi siamo dalla parte del senatore Zan, della civiltà, del progresso. Siamo dalla parte di tutti quelli che hanno subìto ingiurie, maltrattamenti e violenze a causa del proprio orientamento sessuale. Noi siamo per la libertà di essere persone, senza limiti né timori, e senza alcuna paura combatteremo sempre queste battaglie di uguaglianza e rispetto contro chi – come voi – continua a calpestarle, banalizzarle e svilirle”.