Il consigliere di minoranza dice la sua sulla vicenda che ha coinvolto l'esponente della maggioranza Tidei Caso Fronti, Settanni:«L’accesso agli atti da noi presentato è un atto dovuto»
S. MARINELLA – Il consigliere di minoranza Francesco Settanni dice la sua sulla vicenda che ha coinvolto il consigliere di maggioranza Fabrizio Fronti che qualche giorno fa è stato sospeso dal suo incarico dal Prefetto di Roma. «Sulla nota vicenda del consigliere della maggioranza Tidei, sospeso dal prefetto di Roma a causa di una condanna per istigazione alla corruzione, bisognerebbe fare un pò di chiarezza – dice l’esponente del M5S – fermo restando che umanamente siamo solidali con l’interessato e ci auguriamo che possa dimostrare, nel procedimento di secondo grado, la propria estraneità ai fatti che gli sono stati contestati, riteniamo che fintanto che le leggi serviranno a tutelare gli italiani dalle ingiustizie ed a garantire il corretto svolgimento della vita civile e democratica, nonché l’onorabilità delle istituzioni, esse debbano essere rispettate. Ne consegue, che l’accesso agli atti da noi presentato il 29 luglio è un atto dovuto, volto ad accertare se i comportamenti degli organismi istituzionali comunali siano stati formalmente corretti e quindi rientra nell’azione politico-amministrativa di vigilanza che ci compete per legge e la cui valenza pubblica é naturalmente collegata al ruolo politico esercitato nel mandato. Non procedere in tale azione di vigilanza di fronte alla gravità dei fatti, non può che essere considerato un gesto di ignavia e di inosservanza dei doveri del mandato. Quella stessa ignavia di cui consideriamo responsabile la maggioranza Tidei che era informata della situazione, atteso che voci sull’argomento circolavano già da moltissimo tempo, ma per ben due anni ha preferito mettere la testa sotto la sabbia, cercando di tenere nascoste per propria convenienza e connivenza le circostanze dei fatti accaduti”. “Proprio per questo – continua Settanni – la decisione del Prefetto, costituisce una prima e l’unica risposta concreta alla richiesta di consiglio comunale straordinario che congiuntamente ai consiglieri di minoranza Lorenzo Casella e Francesco Fiorucci avevamo chiesto il 14 giugno. A tale richiesta, nessun organo istituzionale ha mai risposto, nonostante le norme prevedano per tale tipo di riscontro il termine di 20 giorni”.