La protesta dei residenti del quartiere Olmetto, che hanno presentato un esposto al Prefetto «Più sicurezza e acqua potabile»
LADISPOLI – Scarsa illuminazione, niente telecamere, e abitazioni private “vittime” di furti da parte di malviventi che da anni si aggirano indisturbati in particolar modo nelle zone periferiche.
A tornare sulla questione sicurezza sono i residenti del quartiere Olmetto che ora hanno deciso di presentare un esposto al sindaco di Ladispoli, Alessandro Grando, e al Prefetto di Roma. «Il nostro quartiere – si legge nella missiva – come altri nei comuni limitrofi, sta subendo furti che potrebbero degenerare in atti di violenza come spesso riportato dalla cronaca, ma anche episodi di vandalismo scaturiti dallo scarico di materiali e rifiuti di ogni genere, in attesa dei tempi di attuazione del PdL, urgono interventi concreti ed immediati».
«L’aspetto più critico è rappresentato dallo stato delle strade che, oltre alla totale mancanza di manutenzione, non essendo dotate di qualsiasi forma di illuminazione e controllo, facilita e favorisce l’azione da parte dei malviventi che agiscono indisturbati con i furti nonché l’abbandono di rifiuti di qualsiasi natura, per non parlare della difficoltà, in caso di necessità di transito di servizi di emergenza come vigili del fuoco o ambulanze o eventuali interventi di forze di polizia».
«Ci preme ribadire che, nonostante vengano versate imposte in misura pari a quelle di una di zona villini di lusso, le stesse non siano mai state reinvestite sul quartiere, situazione più volte rappresentata a codesta spettabile Amministrazione». E proprio per questo motivo i cittadini chiedono «una serie di azioni riguardanti il controllo del quartiere da parte delle forze di polizia con regolare cadenza e l’installazione di fototrappole, come già in uso in altre zone di Ladispoli; un intervento sulle strade con l’installazione di un numero adeguato di lampioni autoalimentati (almeno agli incroci) e la messa in opere di scoline in grado di assicurare, almeno per i prossimi due anni, la percorribilità delle strade». Altra questione, non meno importante rispetto alla sicurezza, c’è l’acqua. Ad oggi per le frazioni di Olmetto e Monteroni vige ancora l’ordinanza di non potabilità. I cittadini chiedono di «definire una soluzione per l’accesso all’acqua potabile». «Come associazione di quartiere – scrivono – riteniamo ragionevoli tali richieste sia per il costo totale non elevato sia perché esistono diritti reali da parte dei residenti sempre in virtù dei tributi pagati da questo territorio da molti anni».