Didattica digitale integrata al liceo Galilei
CIVITAVECCHIA – Ingressi scaglionati a distanza di 30 minuti l’uno dall’altro, dalle 8,30 alle 10. Così varcheranno per la prima volta il cancello del liceo “Galileo Galilei” di via dell’Immacolata gli studenti del primo anno dello Scientifico, del Linguistico e dell’indirizzo Musicale che da lunedì inizieranno la loro nuova avventura. Ad attenderli nel cortile della scuola – i genitori dovranno rimanere fuori l’istituto – la dirigente scolastica Maria Zeno, per il tradizionale benvenuto, quest’anno in una vesta nuova dovuta all’emergenza Covid. Il viaggio de la Provincia negli istituti superiori cittadini prosegue con il Galilei che, così come le altre scuole, in questi mesi ha lavorato intensamente per garantire una riapertura di qualità e in sicurezza. Diversi i problemi che sono emersi e che sono stati affrontati anche e soprattutto per rispondere alle direttive da seguire per il Covid-19: dalla carenza di organico, alla riprogrammazione degli spazi nelle classi e degli orari di entrata. Per le prime classi, dal 15 settembre, le lezioni si svolgeranno regolarmente in presenza con ingresso tra le 7,50 e le 8 e con gli alunni che dovranno recarsi direttamente in classe senza poter sostare nel cortile esterno. Mascherini obbligatorie chiaramente durante tutti gli spostamenti: è possibile toglierla soltanto una volta raggiunto il proprio banco, mantenendo il distanziamento. Discorso diverso per gli alunni dal secondo al quinto anno: finché infatti non arriveranno infatti tutti i banchi singoli di cui l’istituto ha bisogno, presumibilmente ad inizio ottobre, le classi sono state divise in due gruppi, attuando una didattica mista: una parte sarà in classe con il professore e l’altra metà seguirà a distanza da casa. Poi la settimana successiva i due gruppi si alterneranno. Tutto questo per poter garantire la sicurezza ed il distanziamento sociale. Una didattica digitale integrata che permetterà alla classe di essere “unita” seppur con la metà collegata da remoto. A tutto questo si è aggiunta una rimodulazione degli orari ed una riorganizzazione di tutti gli spazi, sfruttando al meglio le potenzialità dell’istituto. «È stato davvero un bel lavoro – ha spiegato la dirigente scolastica Maria Zeno – perché tante sono stati gli aspetti da affrontare e le cose da organizzare. Le esigenze di distanziamento hanno reso necessario una riprogrammazione delle classi. Gli spazi riprogrammati richiedono anche un’esigenza di vigilanza, non solo nelle classi, dove ci sono gli insegnanti, ma anche negli altri spazi e nel plesso».