Port Mobility: a rischio gli stipendi di settembre
CIVITAVECCHIA – Sembrava dietro l’angolo l’accordo quinquennale tra Port Mobility e Autorità di sistema portuale per i servizi svolti dalla società. Un accordo frutto di una lunga interlocuzione, a tratti non semplice, considerate le divergenze più volte emerse, ma che era stato sottolineato come finalmente trovato. Eppure ad oggi, con uno sciopero congelato da parte delle organizzazioni sindacali e con un nuovo assetto a Molo Vespucci, dopo le dimissioni della dottoressa Roberta Macii – con Massimo Soriani nuovo segretario generale facente funzione e con Lucio Pavone e Maurizio Marini a coprire alcuni settori ed incarichi in capo prima alla stessa Macii – sembra essere arrivato un nuovo stop, o comunque un rallentamento. «Non sono ottimista sulla stipula in tempi brevi dell’accordo quinquennale con l’Adsp – ha spiegato a Trcgiornale l’amministratore delegato di Port Mobility Edgardo Azzopardi – attualmente, dopo il pensionamento del precedente dirigente, manca il responsabile unico del procedimento ed è quindi tutto fermo. Vedo francamente difficile che l’accordo possa essere sottoscritto in tempi brevi, visto che bisognerà prima attendere la nomina del nuovo Rup e poi ricominciare a discutere dei vari punti dell’accordo».Un ostacolo, quello legato all’assenza del responsabile unico del procedimento, che rischia di creare ulteriori problemi, anche di carattere economico, «visto che – ha aggiunto Azzopardi – non c’è chi vista le nostre fatture ed al momento risultano bloccate quelle relative ai servizi svolti a luglio ed agosto. Una situazione che, se non risolta, rischia di creare problemi nel pagamento degli stipendi di settembre». Se fino a qualche settimana fa i lavoratori si sono convinti a fare un passo indietro, rinunciando alla giornata di sciopero già programmata, non è escluso che nei prossimi giorni possano esserci novità in questo senso.