«A Ladispoli un contagio ogni 365 abitanti»
LADISPOLI – Il capogruppo della Lega, Luca Quintavalle, prima, e il sindaco Grando poi, cercano di tranquillizzare sui dati relativi ai casi di positività in città, rapportando i casi al numero totale degli abitanti (lo 0,33%) e i partiti e movimenti d’opposizione puntano il dito contro il primo cittadino e il consigliere comunale Raffaele Cavaliere. «La situazione dei contagi da Covid a Ladispoli continua a destare preoccupazione – ha detto il Pd – tra i Comuni del comprensorio paragonabili per grandezza (Cerveteri, Civitavecchia, Santa Marinella), la percentuale di positivi continua ad essere la più alta ed oggi si è toccato il record di nuovi casi positivi e sintomatici. Come in tante altre città italiane servono controlli e serve rigore verso comportamenti irresponsabili. Al contrario a Ladispoli il Sindaco tollera che consiglieri comunali di maggioranza diffondano il negazionismo sul virus e che lo stesso consigliere delegato a cui aveva dato la fascia tricolore per una assurda pagliacciata a Roma, continui nelle sue gravissime affermazioni. In un comunicato ufficiale diffuso oggi su carta intestata del Comune il consigliere Cavaliere parla di “…dittatura sanitaria della pseudo seconda fase del Sars- Cov 2″». Per i dem «è intollerabile che il Sindaco non allontani dalla sua maggioranza chi diffonde giudizi pericolosi per la salute della nostra collettività ed anzi ancora gli consenta di parlare a nome dell’Amministrazione». Dito puntato anche da parte dei movimenti civici Ladispoli Cittá, Ladispoli al Centro e Ladispoli nel Cuore: «Al contrario di quanto afferma Luca Quintavalle, Ladispoli non è affatto in linea con i dati Asl Rm 4. I numeri del litorale (a un paio di giorni fa) risultano tristemente chiari: Ladispoli registra 1 contagio ogni 365 abitanti; Santa Marinella 1 ogni 1055; Civitavecchia 1 ogni 690; Cerveteri 1 ogni 800. Oltre a un paio di post tardivi sui profili social, non registriamo provvedimenti nè il coinvolgimento delle opposizioni su tavoli comuni per affrontare questa seconda fase pandemica».