#ioapro “sbarca” anche nel territorio
Non ce la fanno più a lavorare a singhiozzo, a guadagnare poco e niente e a vedere le loro attività sull’orlo del baratro. Ed è proprio da questo stato di disperazione ed esasperazione che parte l’iniziativa #ioapro che ha già visto oltre 30mila attività rispondere “presente” all’appello. Le attività commerciali più penalizzate, bar e soprattutto ristoranti hanno deciso di alzare le loro serrande disobbedendo ai Dpcm del Governo ma nel pieno rispetto delle normative anti contagio. Un’iniziativa che vedrà la partecipazione anche di alcune attività del territorio ladispolano e cerite. «Chiuderci vuol dire mandare tutti a casa» scrivono i gestori “Da Bibbo”. A fargli da eco il collega ladispolano di Acqua e Farina che invita ad unirsi a loro «in questa forma di disobbedienza civile che non vuole trasgredire le norme, bensì dimostrare che si può restare aperti pur continuando a combattere tutti insieme la pandemia e rispettando le regole».