Cinema e teatri chiusi, concerti bloccati e musei alle strette “Che fine ha fatto l’arte?”
marta rinaldi*
È da un anno ormai che cinema e teatri sono chiusi, la musica dal vivo bloccata ed i musei messi sempre più alle strette.
Così in questo periodo così delicato per tutti, il mondo della cultura è quello che ne il prezzo più alto.
A fare un grande sacrificio sono gli artisti che non trovano terreno fertile sul quale poter fare crescere la propria arte ma anche tutti gli addetti ai servizi e tutte le aziende che lavorano nel campo dell’intrattenimento. Se infatti prima del virus pensavamo che l’Italia non desse troppa attenzione al mondo della cultura e dell’arte, ora ne abbiamo la certezza.
Questa pandemia infatti oltre a minare un’economia già a rischio, sta facendo vacillare ciò che è più importante, cioè l’educazione all’arte. Ci stiamo pian piano dimenticando cos’è la frenesia di andare ad ascoltare il nostro artista preferito in concerto, la sensazione unica di vedere un film proiettato su un grande schermo oppure quella di ritrovarsi davanti all’opera d’arte della vita.
Quasi senza accorgercene ci stiamo abituando a vivere in un mondo grigio e cupo, dove l’arte e tutte le sue infinite sfaccettature sono un ricordo sbiadito.
*4B LSU Guglielmotti