CALCIO ECCELLENZA Resta la volontà di riprendere i campionati regionali di vertice, ma serve l’aiuto della Figc Vecchia, ancora incertezza
MARCO GRANDE
Ammonta ormai a quattro il numero di mesi che sono trascorsi dall’ultima apparizione ufficiale del Civitavecchia Calcio 1920: allora era il quattro ottobre del 2020 quando, in occasione della seconda giornata del campionato di Eccellenza, i nerazzurri s’imposero per 2-0 al Tamagnini sulla neopromossa Fiumicino, in una gara disputata a porte chiuse. Da quel giorno in poi, di fatto, i laziali non giocarono più alcuna partita, questo in considerazione del fatto che le successive sfide di campionato programmate, incluso lo storico derby con i cugini della Corneto, furono rinviate a data da destinarsi a causa dei crescenti casi di positività al Covid-19 di quattro componenti tra staff e rosa del team di patron Presutti.Giunti quasi alla fine della stagione invernale, nonché all’esatta metà del mese di febbraio del 2021, tuttavia ancora non c’è certezza assoluta di una ripresa dei giochi, quanto piuttosto un cauto ottimismo sulla ripartenza quanto meno del campionato di Eccellenza.Lo scorso cinque febbraio, a tal proposito, è stato indetto un consiglio direttivo da parte della Lega Nazionale Dilettanti, la stessa che ha espresso fortemente il desiderio di ricominciare laddove lo scorso autunno il percorso degli atleti s’era interrotto, senza apporre alcuna distinzione tra calcio a undici,maschile o femminile, e futsal; il problema fondamentale, tuttavia, risiede nelle scarse risorse economiche delle società, ragion per cui sono stati numerosi gli appelli rivolti alla FIGC al fine di sostenere le spese economiche per tutelare la sanità degli atleti, i quali in caso di ripresa dovranno sottoporsi, un po’ come succede per il professionismo, a tamponi effettuati nelle ore immediatamente antecedenti al calcio d’inizio, al fine di attestare la negatività al virus e di poter scendere regolarmente sul rettangolo di gioco. Ulteriore richiesta sarebbe quella concernente la richiesta di deroga inerente i format dei vari campionati, in cui in primo piano si chiede di non dare luogo a retrocessioni, ma di consentire al contrario il mantenimento della categoria a tutte quelle Società che, causa motivi economici, dovessero abbandonare la stagione in anticipo. Come ultima proposta finale, infine, il Consiglio Direttivo della Lega ha deliberato di richiedere alla FIGC la proroga dei termini dei tesseramenti e dei trasferimenti di calciatori e calciatrici fino al prossimo trentuno di marzo.In tutto questo contesto risultano significative le parole del presidente della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia, che ha recentemente affermato: «La nostra missione è quella di promuovere il calcio e di disputarlo, ragion per la quale dobbiamo anteporre le condizioni per la ripresa dei nostri massimi campionati regionali , il che rappresenterebbe un segnale di rinascita per tutto il dilettantismo. Dobbiamo, tuttavia, essere consapevoli dell’immensa responsabilità di suddetta scelta e delle complessità che ricadranno inevitabilmente sulla LND e sugli addetti ai lavori tutti. Se la disponibilità non dovesse essere confermata sul piano economico, tutti i sacrifici profusi saranno vani». Queste le parole del Presidente, tra l’altro riconfermato qualche giorno fa per il secondo anno consecutivo alla guida della LND: in cuor suo e in quello di tutto il mondo del calcio sportivo civitavecchiese è forte la voglia di riprendere quello che per molti è un hobby, ma che per altri ha anche i tratti distintivi di un lavoro.