Il commento del centro Aurhelio «Eutanasia, l’unanimità viziata e non rappresentativa della volontà dei cittadini»
SANTA MARINELLA – L’eutanasia passa all’unanimità in consiglio comunale, ma non è rappresentativa della sensibilità della città su questo tema”.
Così afferma il direttivo del Centro Studi Aurhelio dopo che nell’ultima assise pubblica è passata una mozione sul diritto di scelta del fine vita. “L’unanimità in consiglio comunale – dice ancora il Centro studi – oltre ad essere viziata nella sua approvazione, rappresenta un messaggio istituzionale sbagliato e non realmente rappresentativo della volontà di tutti i cittadini di Santa Marinella. La mozione presentata in consiglio dal Paese che Vorrei, e nientepopodimeno che da Fiorucci, un consigliere eletto nel centrodestra, vizia ideologicamente l’assise cittadina e, in secondo luogo, fornisce una immagine totalmente irreale. Degli altri consiglieri di opposizione, Casella a parte, nessun segnale significativo a riguardo, oltre ad uno stringato richiamo alla necessità di coinvolgere il mondo cattolico da parte del consigliere Settanni che, ha comunque votato a favore. La gravità delle idee promosse nella mozione, un mix di strafalcioni terminologici, dati non suffragati da fonti e capziose formule ideologiche, fa il paio con il fatto che il voto non è assolutamente rappresentativo della reale sensibilità di tutti i cittadini di Santa Marinella. Possiamo segnalare al consigliere Casella e a tutti i consiglieri comunali che alla moina di non aver citato il termine eutanasia, non hanno abboccato tutti”. “Su questi temi – conclude la nota di Aurhelio – i consiglieri di opposizione diano delle risposte chiare, questo atteggiamento equivoco, sostanziato da assenze e firme, sotto mozioni che poi non si votano, non aiuta di certo alla collaborazione”.