CALCIO ECCELLENZA La stagione dei nerazzurri indirizzata verso la ripartenza nel mese di aprile Vecchia, un po’ di luce in mezzo ad un mare d’incertezza
MARCO GRANDE
Lo stop, la ripresa prevista a marzo, poi nuove indecisioni derivate da un aumento esponenziale del numero dei contagiati: potrebbero essere riassunti in questo modo i primi due mesi del 2021 per quanto riguarda il discorso inerente la ripresa dello sport e del calcio dilettantistico. Dopo un mare di incertezza, però, sembra filtrare una luce molto più consistente rispetto a quella che si era già intravista in questi primi sessanta giorni dell’annualità corrente, con i rispettivi campionati regionali che dovrebbero a breve ripartire. Determinanti, in tal senso, sono state le affermazioni del Presidente della FIGC Gabriele Gravina, il quale qualche giorno fa s’è espresso su un’ imminente riapertura dei giochi che, tra l’altro, concernerebbe direttamente anche i campionati di serie C1 maschili e femminili di futsal.Un segnale forte per rispondere alla pandemia da parte dell’organo di vertice della Federazione, il quale ha inoltre dichiarato che non ci saranno retrocessioni sia in Eccellenza che in Promozione, affermando al contempo che l’aiuto che verrà offerto alle società del dilettantismo sarà strettamente connesso al decreto Ristori. Ulteriori delucidazioni, intanto, arriveranno nella giornata oggi, quando si terrà una riunione tra i massimi organi della Lega Nazionale Dilettanti, nella quale si parlerà delle metodologie e dei format da attuare per portare avanti i vari tornei; resta comunque più fattibile abbandonarsi all’idea di disputare solamente le partite del girone di andata, questo in considerazione del fatto che se i campionati dovessero riprendere lo faranno a partire da inizio aprile, fermo restando che i giocatori dovranno riprendere una preparazione ad oggi esercitata soltanto con allenamenti in forma individuale e senza alcun minimo contatto fisico.Un bel sospiro di sollievo, di fatto, per il Civitavecchia Calcio 1920, gruppo sicuramente conscio che non sarà certo che alla fine la stagione verrà portata a termine, viste le incertezze con cui la stessa si è aperta a fine settembre del 2020, ma al tempo medesimo la voglia di ripartire è tanta, troppa, soprattutto per chi, come i dilettanti, almeno nella stra-grande maggioranza dei casi, fa del calcio hobby peculiare e non lavoro come invece accade per i professionisti. In molti s’interrogano se sia lecito ricominciare o no, a maggior ragione considerando la situazione generale legata ai nuovi positivi, sempre di più in aumento su tutto il territorio nazionale; altri, al contrario, alla morale prediligono più che altro il rispetto dei rigidi protocolli pur di ripartire. Controlli ferrei e tamponi quanto meno settimanali per giocatori e componenti dello staff saranno alla base delle successive settimane dei giocatori nerazzurri e di tutti quelli che si trovano nella loro stessa condizione.Non importeranno neanche tanto i risultati in un momento del genere, con quest’ultimi che passeranno in secondo piano di fronte all’opprimente voglia di tornare alla normalità; il consiglio federale di oggi, intanto, costituirà un piccolo primo passo verso una rinascita che, si spera, questa volta abbia basi e durata più consistenti o magari, anche se ad oggi sarebbe un’utopia dirlo, permanenti.