Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti preoccupati per il possibile epilogo della società Futuro di Gtc, sindacati in allarme
CIVITAVECCHIA – «Il “limone” Gtc, dopo essere stato spremuto fino all’ultima goccia è pronto per essere buttato via, e con esso, si cerca anche di gettare via i lavoratori che lo hanno fin qui mandato avanti». In attesa dell’incontro della prossima settimana con il presidente Musolino, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti tornano ad esprimere preoccupazione sul futuro dei gruisti. «Lavoratori con formazione e professionalità ventennale – hanno spiegato i segretari Alessandro Borgioni, Paolo Sagarriga e Gennaro Gallo – che dovrebbero essere sostituiti da lavoratori con un costo più basso ed esperienza di pochi mesi. Con buona pace di produttività e sicurezza sul lavoro. Questo è quello che potrebbe accadere nel porto di Civitavecchia, il lavoro per cui si è stati formati per anni c’è ma non lo puoi fare, un vero paradosso» I sindacati si chiedono quindi se davvero non ci sia più bisogno della Gtc e delle agevolazioni con cui è stata istituita e chi garantirà il servizio al resto delle imprese portuali non dotate dei mezzi verticali da un giorno all’altro.