Commenti e reazioni in città alla notizia dell’arresto di Flaminia Tosini e Valter Lozza Inchiesta rifiuti, il M5S: «Non proviamo stupore»
CIVITAVECCHIA – È partita dall’esposto presentato dal consigliere regionale e presidente della commissione Urbanistica, Marco Cacciatore, ex Movimento 5 Stelle e oggi passato con i Verdi, l’inchiesta della Procura di Roma che ha portato, martedì mattina, all’esecuzione di due misure cautelari di arresti domiciliari nei confronti di Flaminia Tosini, direttore Ciclo dei rifiuti della Regione Lazio, e di Valter Lozza, proprietario della Ngr, New Green Roma, e già proprietario della Mad Srl, società che nel Lazio gestisce le discariche di Roccasecca e Civitavecchia. Al centro dell’inchiesta l’ok alla nuova discarica di Monte Carnevale, alle spalle dell’ex discarica di Malagrotta. Proprio da Civitavecchia, arrivano i commenti alla vicenda. D’altronde Tosini è molto conosciuta, avendo ricoperto tra l’altro anche l’incarico di assessore all’Ambiente della giunta Tidei.
«Non proviamo né stupore né rammarico – commenta il gruppo consiliare del M5S – anzi abbiamo sempre avuto forti perplessità sull’operato della dirigente in questione, relativamente a molteplici vicende che hanno interessato il nostro territorio. Alla fine del 2015, fu proprio la Tosini, con un assurdo colpo di mano, a togliere la gestione della discarica ad Hcs per affidarla, senza alcuna evidenza pubblica, proprio alla Mad. Quei fatti furono anche oggetto di un esposto dell’ex sindaco Cozzolino e dell’ex assessore Manuedda, con il quale si evidenziava la necessità di verificare la legittimità dei provvedimenti relativi alla discarica di Crepacuore e l’eventuale sussistenza di un conflitto d’interessi dell’ingegner Tosini. Aspettiamo che la giustizia faccia il suo corso, individuando eventuali responsabilità che potranno coinvolgere anche altri soggetti e siamo sicuri che da oggi la nostra città avrà qualche possibilità in più di evitare soprusi ambientali calati dall’alto».
Per il presidente di Fare Verde Paolo Giardini quanto accaduto è «gravissimo e di portata devastante. Ora è doveroso verificare – spiega – le autorizzazioni riguardanti l’ampliamento della discarica per rifiuti non pericolosi e tutti gli atti di interesse relativi al nostro territorio». «Mentre attivisti e semplici cittadini provano a rivendicare un futuro diverso – aggiungono da Potere al popolo – in certi uffici continuano sistematicamente ad essere autorizzati e portati avanti progetti nefasti d’ogni tipo: discariche, inceneritori, biodigestori di rifiuti. È ora di dire basta».