Sono arrivate le prime 16 confezioni della terapia innovativa contro il covid Monoclonali anche al San Paolo
Ieri a Civitavecchia riscontrati 38 nuovi positivi e 8 guariti
- CIVITAVECCHIA – Crescono i numeri a Civitavecchia e intanto all’ospedale San Paolo arrivano i farmaci con anticorpi monoclonali. Un’altra freccia nella faretra della Asl Roma 4 per combattere il virus. Una prima fornitura composta da 16 confezioni iniziali è già arrivata in ospedale. «Siamo stati scelti – ha spiegato il direttore del Polo ospedaliero Antonio Carbone – e lunedì ci sarà un incontro in Regione per organizzare il tutto nel dettaglio. Ci sono delle procedure e dei criteri di selezione molto accurati». Si tratta di una terapia innovativa e in Italia sono state acquistate 150 mila dosi per un valore di circa 100 milioni di euro. Per essere scelti bisognerà essere pazienti ad alto rischio, ultrasessantenni che abbiano sviluppato il Coronavirus da pochi giorni. Sulla prescrizione degli anticorpi “Eli Lilly” dovrebbero essere i medici di base a decidere. Nella lista sono stati inclusi i pazienti diabetici, obesi e sottoposti a dialisi, i malati oncologici in terapia immunosoppressiva. Si potrà utilizzare anche per ragazzi dai 12 ai 17 che soffrano di asma o altre malattie respiratorie, malattie cardiache, anemia falciforme, problemi del neurosviluppo. Sarà necessaria una sola iniezione. I risultati ottenuti durante la sperimentazione sono ottimi. Intanto ieri a Civitavecchia si sono registrati ben 38 nuovi positivi al covid a fronte di 8 guariti per un un totale attuale di casi presenti in città di 238. Numeri in crescita che, però, non spaventano la Asl. «Si tratta di un dato atteso – ha detto il direttore generale della Asl Roma 4 Carmela Matera – sapevamo che questa sarebbe stata la settimana più a rischio. Stiamo monitorando attentamente la situazione, soprattutto in ospedale. Ci coordiniamo costantemente con Pronto soccorso, Regione e Ares 118 che si occupa dei trasferimenti». Fino ad ora la situazione sembra essere sotto controllo con le strutture romane in affanno ma ancora in grado di fornire posti letto per i pazienti della rete. Ieri, intanto è ripartita anche la somministrazione con Astrazeneca. «L’indicazione della Regione è di richiamare gli utenti sospesi in trance in modo da recuperare le somministrazioni entro la fine del mese». Presto l’arrivo del vaccino Johnson & Johnson e l’aumento delle forniture. «Siamo pronti – ha concluso Matera – ad aumentare orari e sedi». Fino ad ora nella Asl sono state somministrate 38552 dosi: 739 a soggetti fragili, 3716 al personale scolastico e 1903 alle forze armate.
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