CALCIO Dal sogno alla realtà: dopo mille peripezie l’Eccellenza laziale riparte domenica 11 aprile Vecchia, la “nuova” stagione inizia in casa contro la Boreale Don Orione
MARCO GRANDE
Domenica 11 aprile 2021 verrà ricordata a detta di molti appassionati di calcio locale come la data di rinascita del mondo calcistico del dilettantismo, quella cioè in grado di sancire il continuo, o meglio l’inizio dei giochi. Già, non parliamo di ripresa ma di una nuova stagione, completamente inedita viste le circostanze legate al Covid-19 che hanno comportato uno stravolgimento in quanto ai format da adottare per garantire il regolare svolgimento dei tornei. Nel girone A laziale, intanto, il Civitavecchia Calcio 1920 di mister Paolo Caputo s’appresta ad ospitare al Tamagnini, il prossimo undici Aprile appunto, la Boreale Don Orione nella gara d’esordio, prevista alle ore sedici. Insieme agli immediati ospiti, saranno nove le altre compagini contro cui i nerazzurri se la vedranno nel corso di questo mini-campionato: trattasi nello specifico di Aranova, Città di Cerveteri, Fiumicino 1926, Real Monterotondo Scalo, Ottavia, Polisportiva Favl Cimini, Vigor Perconti e Pomezia Calcio 1957. La maggior parte di queste rose, tra l’altro, sono ben conosciute dai civitavecchiesi, visto che i i laziali ci hanno giocato contro in molteplici circostanze non solo nelle passate stagioni ma anche in questa: si pensi, ad esempio, alle neopromosse Cerveteri e Fiumicino o meglio ancora ai viterbesi della Favl, squadra contro cui i tirrenici in coppa riuscirono a spuntarla solo ai calci di rigore. La coppa, tuttavia, in questa stagione resta archiviata, proprio come i gironi con i quali la stagione s’era aperta nel settembre dello scorso anno mentre le partite disputate in campionato, come era facile intuire, saranno di sola andata, dovendo la stagione completarsi entro e non oltre il 30 giugno 2021. Sarà previsto anche qualche turno infrasettimanale per agevolare il tutto, con un’atmosfera che richiama quasi ciò che accade nella nostra Serie A. Infine, per concludere, i playoff, i quali saranno atti ad assegnare due posti per la promozione in Serie D. Tre gironi da undici squadre cadauno rappresentano la volontà di ripartire da parte di trentatré rose su quarantotto facenti parte del massimo campionato regionale laziale: chi non ha aderito resterà a guardare, consapevole comunque che a partire dalla prossima stagione la storia sarà completamente diversa. In merito al protocollo degli allenamenti in forma collettiva e delle gare ufficiali , intanto, la Lega Nazionale Dilettanti ha rammentato che devono essere attuati i regolamenti sanitari attualmente vigenti per ciò che concerne il professionismo, ricordando al tempo medesimo che la ripresa dell’Eccellenza sarà possibile soltanto in considerazione del fatto che tale torneo verrà, seppure in modo prettamente formale, assoggettato alla voce “competizione di interesse nazionale”. Saranno all’ordine del giorno, di fatto, tamponi e controlli effettuati in modo persuasivo, ed immediati isolamenti nell’eventualità in cui si riscontrasse qualche positivo nel gruppo. Si assiste ad uno scenario in cui si apre ad un po’ di giustizia nel calcio, lo stesso che nasce come svago e che, purtroppo, per troppo tempo durante questa pandemia, ha visto solamente i privilegiati, strettamente dipendenti dal mondo dei diritti televisivi, prenderne parte; ora, però, la musica sta per cambiare, più atleti avranno il diritto di giocare e di fare gruppo, l’essenza quest’ultima di uno sport che da qualche decennio a questa parte sta assumendo i contorni di uno spettacolo teatrale. L’Eccellenza, con la realtà sopra descritta, ha nulla a che vedere; mancheranno, ancora per un po’, i tifosi sugli spalti, ma nulla è paragonabile, soprattutto per gli addetti ai lavori sul rettangolo di gioco, alla felicità di poter calcare nuovamente quel manto erboso, puro sinonimo di passione e di valvola di sfogo per loro.