Coronavirus Celebrata il 18 marzo la giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia Un momento di riflessione e speranza
maria assunta fracassa e michela giramma*
Il 18 marzo è stata proclamata la “Giornata Nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di Coronavirus”, volta a commemorare la memoria di tutte le persone decedute a causa dell’epidemia.
Iniziò tutto esattamente un anno fa, quando una colonna di camion dell’esercito attraversava Bergamo con a bordo decine e decine di feretri che il cimitero della città non riusciva più a gestire. Le celebrazioni della prima Giornata Mondiale dedicata alle vittime del Coronavirus sono iniziate proprio qui, la mattina del 18 marzo.
Il presidente del consiglio Mario Draghi si è recato nella città per prendere parte a due cerimonie: la deposizione di una corona di fiori al cimitero monumentale di Bergamo e l’inaugurazione del Bosco della memoria. Palazzo Chigi ha deciso invece l’esposizione a mezz’asta delle bandiere nazionale ed europea in tutti gli edifici pubblici e l’impegno da parte delle regioni, dei comuni e delle provincie di promuovere attività e iniziative dedicate a mostrare supporto verso le famiglie colpite dal lutto. Parole di speranza sono arrivate anche dal capo di Stato, Sergio Mattarella: «L’Italia, colpita duramente dalla pandemia, ha dimostrato ancora una volta spirito di democrazia, di unità e di coesione». Continua poi: «Nel distanziamento imposto ci siamo ritrovati più vicini e consapevoli di appartenere ad una comunità capace di risollevarsi dalle avversità e di rinnovarsi»
Nonostante tutto ciò, gli ultimi bollettini registrano ancora un bilancio di morti alquanto drammatico, per un totale di oltre 100mila vittime dall’inizio della pandemia. Gli esperti dicono che tra una settimana circa raggiungeremo il picco e si potrà iniziare poi a vedere una discesa, anche se vittime e ricoveri saranno gli ultimi a calare. Infine la pressione sugli ospedali, negli ultimi giorni, è aumentata ancora: crescono i posti letto occupati in terapia intensiva così come i ricoveri ordinari.
*3B Liceo Classico Guglielmotti