Ufficializzato il cambio di presidenza a Csp. Diversi i comportamenti contestati dal Sindaco. Entra anche Matteo Mormino come consigliere Gravi inadempienze e reiterate inottemperanze: Antonio Carbone lascia la poltrona a Fabrizio Lungarini
CIVITAVECCHIA – “Gravi inadempienze e ritardo nell’esecuzione delle direttive istituzionali e degli indirizzi definiti dall’amministrazione comunale” con il conseguente “venir meno del rapporto di fiducia” con il Sindaco ed il consiglio comunale, a causa di comportamenti “contraddittori o omissivi, reiterate inottemperanze, gravi ritardi nella gestione, documentata inefficienza e pregiudizio arrecato all’interesse del Comune”.
Sono queste, di fatto, le motivazioni alla base della revoca del presidente di Csp Antonio Carbone, ufficializzata dall’assemblea dei soci nel corso della quale si è proceduto alla contestuale nomina del nuovo presidente Fabrizio Lungarini, entrato qualche settimana fa come terzo membro del Cda e oggi al vertice della municipalizzata. Nel consiglio di amministrazione nominato anche un altro avvocato del foro locale, l’avvocato Matteo Mormino (in quota Lega), che affiancherà l’altra consigliera, Valentina Sanfelice di Bagnoli, nominata insieme all’avvocato Carbone, ma contrariamente al primo, rimasta al suo posto. Perché tutte le inefficienze e le criticità di Csp, come messo nero su bianco dal sindaco Tedesco, sono ascrivibili all’ormai ex presidente, in carica per circa un anno, al quale vengono contestati tutta una serie di comportamenti non corretti, a detta del socio.
In particolare, la lente di ingrandimento degli uffici del Pincio si è accesa sul servizio del verde pubblico – poi reinternalizzato al Comune ed affidato a terzi – con sanzioni comminate per inadempienze contrattuali. E ancora viene sottolineata la mancata sottoscrizione del contratto di servizio di portierato, le numerose criticità nel servizio cimiteriale, dalla pulizia alle manutenzioni straordinarie, fino al degrado delle due strutture. Soprattutto viene contestato al presidente il fatto di non aver intrapreso alcuna iniziativa «per tutelare l’azienda da una azione giudiziaria da parte della curatela del fallimento Civitavecchia Infrastrutture».
Tutti motivi per i quali l’amministrazione Tedesco ha deciso di voltare pagina e cambiare i vertici della municipalizzata. Decisione che sicuramente fa e farà discutere.
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