Ladispoli: niente Polifunzionale per la mensa della Melone
LADISPOLI – Pranzo all’aria aperta alla Melone per prevenire il rischio contagio da covid tra gli studenti. Questo era stato l’annuncio del dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di via Yvon de Begnac. Agresti proprio sabato scorso aveva comunicato che a partire da oggi i bambini avrebbero consumato merenda e pranzo all’aria aperta, tempo permettendo. Il tutto per cercare di mettere in pratica le nuove indicazioni fornite dall’istituto superiore di sanità, anche se non obbligatorie, e qualora il primo cittadino Alessandro Grando non concedesse la possibilità per gli studenti di tornare a mangiare al Polifunzionale. Ma a quanto pare per la sua richiesta non c’è nulla da fare. Il Teatro Vannini è al momento inagibile, e anche se non lo fosse, dai calcoli effettuati, potrebbero entrare solo tra i 10 e i 15 alunni per volta. Un numero esiguo che non andrebbe a risolvere la problematica evidenziata da Agresti. A spiegarlo è stato l’assessore alla Pubblica istruzione, Fiovo Bitti: “Nei giorni scorsi – ha precisato l’assessore alla pubblica istruzione Fiovo Bitti – alcuni articoli di giornale a livello nazionale, hanno rilanciato – ha proseguito Bitti – una interpretazione molto restrittiva sul distanziamento in un’ottica di contenimento della diffusione del Covid-19″.“Il documento cui si fa riferimento, scritto a quattro mani da Istituto superiore della sanità, Ministero della salute, Aifa e Inail, fornisce indicazioni ad interim per la gestione delle varianti”. “Al momento, i soggetti indicati escludono modifiche alle norme comportamentali, aggiungendo, però che, laddove è possibile, si può ipotizzare un distanziamento fino a due metri nei casi in cui le persone sono obbligate ad abbassare la mascherina, come ad esempio a mensa”.“Sulla base di questo criterio di massima, il professor Riccardo Agresti, dirigente scolastico della Melone, ha comunicato all’Amministrazione che, per massima precauzione, farà consumare il pasto all’aperto, quando le condizioni meteo lo permettono, chiedendo, allo stesso tempo, l’utilizzo del teatro-polifunzionale Marco Vannini”. “Sul primo punto – ha proseguito Bitti – il dirigente e il gestore del servizio valuteranno il da farsi, tenendo conto delle indicazioni degli organi preposti”. Per quanto riguarda invece l’uso del Vannini “premesso che al momento la struttura non è utilizzabile per una infiltrazione – ha specificato l’Assessore – anche se fosse utilizzabile, non risolverebbe la questione del distanziamento dei due metri”. “Da una verifica delle metrature, potrebbero accedere allo spazio non più di dieci utenti per volta, ai quali se ne potrebbero aggiungere altri cinque, utilizzando lo spazio rialzato”.