Il comandante Marcos a “Chi l’ha Visto?”: «Reina sta bene, è in buone mani» Minore scomparsa, spunta un video
CIVITAVECCHIA – Dal caso Pipitone con relativi riscontri con le televisioni russe, alla vicenda della giovane Reina, la minorenne scomparsa a marzo da una struttura civitavecchiese che la ospitava.
Il programma televisivo “Chi l’ha visto?” mercoledì sera si è occupato della storia già raccontata dalla Provincia lo scorso 12 marzo, quando la mamma Tatiana lanciò su facebook l’appello per ritrovarla. La conduttrice Federica Sciarelli, nell’introdurre il servizio del giornalista Giuseppe Pizzo, parla di una situazione assurda. E lo è davvero, a giudicare dai retroscena legati alla scomparsa. Spunta una figura particolare, quella del comandante Marcos, un uomo che saprebbe dove la 15enne si trova.
«Mi ha contattato chiedendomi aiuto – ha dichiarato a “Chi l’ha visto?” – la ragazzina sta bene ed è in buone mani. Conosco le persone che curano la ragazzina, sono brave persone».
Poi salta fuori un video, nel quale Reina si rivolge alla sua mamma, tranquillizzandola in attesa di tornare da lei. «Ti mando questo video per dirti che sto bene – ha affermato – e che ci sono delle persone a prendersi cura di me. Io sono scappata da lì perché ero stanca dei continui abusi – ha aggiunto nel video la ragazza – non vedo l’ora di venire a vivere con te. Tu non mi cercare, non preoccuparti: sarò io a farmi viva quando il giudice avrà deciso che posso ritornare a vivere con te. Ti voglio bene».
Alle domande incalzanti del giornalista, l’uomo fornisce prova circa lo stato di salute della ragazza e le telefona “in diretta”. Lei conferma ogni cosa. Una vicenda tutta da chiarire, a cominciare dal ruolo di quel personaggio che già in passato avrebbe riportato a casa un’altra ragazzina scappata dalla stessa struttura. Anche in quel caso saltò fuori un video inquietante.
La mamma di quest’ultima ancora lo ringrazia, lo chiama Achille Lauri, il comandante Marcos, lo associa ai servizi segreti, alla Gng, alla lotta al traffico di organi. L’uomo affronta le telecamere a viso aperto, afferma di voler aiutare anche altre ragazze scappate dalle comunità che le ospitavano e di essere in contatto con molte di loro.
Ai Carabinieri il compito di fare chiarezza sua una storia tanto triste quanto assurda.
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