Prima giornata mondiale della lingua latina: si festeggia col piattello donato dalla famiglia Panunzi
BRACCIANO – Il piattello appartenente alla famiglia Panunzi donato al museo civico di Bracciano in occasione della prima giornata mondiale della lingua latina.
Un dono che arriva dalla Soprintendenza Archeologica Belle arti Paesaggio Etruria Meridionale che per l’occasione ha deciso di esporre il cimelio al museo del lago.
Il piattello è stato trovato anni fa ai Monteroni, a Ladispoli, l’antica Alsium: uno dei porti dell’antica metropoliti etrusca di Cerveteri risalente ai primi decenni del III secolo avanti Cristo.
IL PIATTELLO. Appartiene alla serie “Genucilia”, dal nome della proprietaria iscritto su un altro esemplare della stessa produzione. Quello che rende unico il cimelio è la lunga iscrizione che corre sul bordo esterno, che conserva l’intera sequenza dell’alfabeto latino. Nonostante l’aspetto “corsivo” dell’iscrizione, la maggior parte delle lettere era già identica a quelle che si usano ancora oggi. Manca la lettera “G” che sarebbe stata introdotta solo una generazione più tardi da Spurio Carvilio Ruga al settimo posto, in sostituzione della Z. Quest’ultima venne dapprima soppressa da Appio Claudio Cieco, in quanto inutile per la lingua latina, e poi reintrodotta in fondo alla serie all’epoca di Augusto, per trascrivere molte parole e nomi importati dal greco che la contenevano. Nell’antichità non era infrequente che l’alfabeto fosse iscritto su oggetti di uso domestico, specialmente in contesti funerari o votivi. Nei casi più antichi, forse, si trattava di uno sfoggio della propria competenza nella scrittura, che ancora era uno strumento di comunicazione per pochi eletti. Ma anche in seguito l’alfabeto mantenne una sua aura mistica.