L’assessore allo Sport, Marco Milani, si schiera a difesa delle associazioni sportive “sfrattate” dalla palestra della Melone «Irragionevole la posizione assunta da Agresti»
LADISPOLI – È polemica per l’uso della palestra della Melone come mensa, togliendo così uno spazio “vitale” alle associazioni sportive, in particolar modo quelle di basket, che su quella palestra contavano soprattutto vista la ripresa dei campionati. Esternazioni, quelle delle Asd subito criticate dal dirigente scolastico Riccardo Agresti: «Ora anche le associazioni sportive, verso le quali l’istituto comprensivo Corrado Melone (invece di tenersi la palestra come hanno fatto altre scuole) è sempre andata incontro in tutti i modi verso le loro esigenze, facendo anche risparmiare loro spese che sappiamo sarebbero ricadute sulle quote delle famiglie, accusano la scuola di avere loro provocato un danno. Mi domando dove fossero questi signori quando i bambini chiedevano uno spazio mensa adeguato e degno di un Paese civile e loro giocavano a basket senza preoccuparsi dei problemi dei piccoli ladispolani. Ora che affermo che “il problema dei bambini è risolto” in quanto il sindaco Grando ha convenuto sulla necessità di far utilizzare la palestra (che noi mai avevamo chiesto), questi signori mi accusano di avere creato loro un problema?». Un commento che ha subito sollevato i malumori delle associazioni sportive che dal giorno alla notte si sono ritrovati nell’impossibilità di poter svolgere i loro allenamenti. E a dar loro ragione c’è l’assessore allo sport Marco Milani: «Per me, la posizione assunta da Agresti – ha detto – è assolutamente irragionevole». «Né io né i due rappresentanti delle società di basket siamo stati informati preventivamente». Insomma una decisione presa dal giorno alla notte con una delle due società di basket che si è addirittura trovata nell’impossibilità, come spiegato da Milani, di poter recuperare la propria attrezzatura in vista degli allenamenti del giorno successivo. «Sono costretto a constatare – ha proseguito Milani – che ci sono motivi ideologici dietro al suo atteggiamento». Ora il problema sembra essere stato momentaneamente tamponato con le due squadre che usufruiranno della palestra del Di Vittorio grazie anche alla disponibilità delle società che già occupavano la struttura di rinunciare a qualche ora di allenamento. Ma Milani avvisa, anche a fronte delle parole del preside in cui lascia intendere, in un post social, come la palestra «forse dal prossimo anno sarà utilizzata fino a sera dai ragazzi della scuola», che «come sportivo e come Assessore allo Sport per il futuro farò di tutto per tutelare lo sport cittadino. Lui si nasconde dietro ai bambini, io devo difendere lo sport».
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