Commento al Vangelo della Domenica. Lo riconobbero nello spezzare del pane
Don Ivan Leto*
Questa domenica, l’evangelista Luca ci racconta l’apparizione del Risorto ai discepoli di Emmaus. I due discepoli di Emmaus, uno di nome Cleopa e l’altro anonimo, rappresentano il pessimismo, lo scoraggiamento e la delusione di quelli che hanno una fede debole, in continua crisi, sempre sul punto di naufragare in un mare di dubbi e incertezze. I due, ammettono che il maestro fu un uomo potente in opere e parole, ma la fine della sua vita (la Pasqua) fu solo una rovina o un’illusione. Si sentono disillusi perché si aspettavano una soluzione ben diversa. La risposta di Gesù, fa una lettura dell’avvenimento pasquale a partire dalle scritture. Con la spiegazione di Gesù, i due di Emmaus iniziano a comprendere, il loro pessimismo inizia a sciogliersi e si ridesta la speranza nei loro cuori. Nonostante ciò, non sono ancora preparati per fare il salto della fede. Infine, i discepoli di Emmaus si sentono attratti da Gesù e insistono affinché si fermi quella notte. La sua presenza infonde loro sicurezza. Intuiscono qualcosa, ma non sono capaci di esprimerlo. Gesù accetta l’invito e lo riconoscono nel gesto dello spezzare il pane. A partire da questo momento sentono la necessità urgente di comunicare agli altri la loro esperienza di fede avvenuta attraverso l’incontro con il Risorto, e ritornano a Gerusalemme, nella loro casa. Da increduli si trasformano in annunciatori del vangelo. Anche questa volta, Gesù ha usato tutta la sua pazienza e forza di persuasione a partire dall’invito a non temere. Cristo è vivo, è potenza di vita, ci cattura dentro il suo risorgere, ci solleva su ali d’aquila.
*Don Ivan Leto
Parroco di San Gordiano
Diocesi Civitavecchia-Tarquinia