Il plauso del Comitato 2 Ottobre «Bene l’area verde attrezzata al fosso Castelsecco»
SANTA MARINELLA – «Sembrerebbe che il Comune abbia previsto alla foce del fosso Castelsecco un’area di verde pubblico attrezzata. Il Comitato 2 ottobre condivide la proposta, che seguire alcuni importanti criteri». Questo il giudizio del gruppo ambientalista. «Da i pochi monitoraggi effettuati – continua il Comitato – non solo dal nostro comitato, ma anche dal da Centro Italiano Riqualificazione Fluviale, dalla Lipu e dall’attività volontaria dei naturalisti locali, la zona appare di alta naturalità. Innanzitutto il fosso in oggetto è l’unico urbano nella Regione Lazio ad avere la possibilità di variare l’orientamento della sua foce a seconda dei venti e delle mareggiate. Lasciare alla foce la sua mobilità, garantisce una maggiore sicurezza nel deflusso delle acque e previene il rischio allagamento nelle retrostanti aree urbane. La zona umida, presente tutto l’anno a ridosso dello sbocco al mare, è un’area di riproduzione per gli anfibi. Nella parte alberata dell’area, ormai da anni, avviene la nidificazione di aironi i quali formano vere e proprie colonie dette garzaie. Nel canneto nidifica la gallinella d’acqua e la folaga, oltre vari passeriformi come il cannareccione». Da segnalare che quella è un’area archeologica dove c’è un ponte romano, la serra inoltre potrebbe essere recuperata e riutilizzata come vivaio di piante tipiche mediterranee, da ripiantumare nel territorio comunale oppure come orto urbano gestito dai cittadini come avviene in tante città d’Italia. «Il Comune – prosegue la nota – dovrebbe istituire nell’area un parco urbano che dovrà conservare non solo l’ambiente naturale del fiume ma anche le sue caratteristiche idrauliche. Nelle zone libere da vincoli possono essere previste strutture leggere ludico-ricreative, evitando calcestruzzo, parcheggi o pavimentazioni impattanti. Pensiamo a palestre plein air, aree didattiche e di gioco, birdwatching, panchine, sentieri-natura che portino al mare, per facilitare d’estate il raggiungimento della spiaggia libera per la balneazione. Chiaramente prima di tutto questo è necessaria una zonizzazione, in modo che le aree naturali possano essere conservate e le zone d’intervento individuate. Noi forniremo questa mappa gratuitamente al Comune, avvalendosi delle competenze in seno allo stesso Comitato. La proposta di parco urbano così concepita garantirebbe l’attuale capacità golenale propria della foce del fiume, senza bisogno di arginature artificiali».
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