Novità per la Ficoncella: il Tar respinge il ricorso della cooperativa Sant’Agostino
CIVITAVECCHIA – Novità per l’impianto della Ficoncella. Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso della cooperativa Sant’Agostino che l’aveva gestito per venti anni ininterrottamente, e che era ricorsa al Tribunale Amministrativo per fare annullare il provvedimento in autotutela con il quale il Comune aveva annullato la procedura di gara indetta per la futura gestione del sito termale “Bagni della Ficoncella” per il decennio 2020-2030. Ricorso al quale si era opposto il Comune di Civitavecchia, anche con l’intervento ad opponendum del Codacons.
“L’area in questione era stata oggetto di segnalazione all’Anac da parte del Codacons che aveva rilevato negli anni passati, l’assegnazione della gestione del servizio termale, in virtù di atti di proroga nei confronti del medesimo gestore, la Cooperativa Sant’Agostino – spiegano dall’associazione dei consumatori – il Giudice Amministrativo in esito al giudizio, ha stabilito che la scelta dell’Ente di annullare una procedura di gara è sicuramente corretta anche solo in rapporto all’opportunità di voler assicurare, il corretto equilibrio tra qualità ed offerta nelle proposte di affidamento. Secondo il Collegio, le esigenze di tutela dell’effettiva ed efficace selezione delle migliori offerte ai fini dell’aggiudicazione dell’appalto hanno reso legittimo l’annullamento in autotutela, anche in relazione alla necessità di valutare la compatibilità paesaggistica delle opere già insistenti nel sito termale, ovvero di provvedere alla loro remissione in pristino, come rilevato dal Mibact. Si apprende inoltre dalla sentenza, che la Cooperativa aveva chiesto nel ricorso, contestualmente all’annullamento della procedura di autotutela, anche il risarcimento di oltre 15.000 euro, evidentemente convinta che solo lei avrebbe potuto aggiudicarsi la gara, qualora fosse stata portata a completamento. Invece il Tar, non solo ha rigettato tutte le pretese e ha condannato la Cooperativa al pagamento delle spese legali per alcune migliaia di euro – hanno concluso dal Codacons – ma ha sentenziato che, fondamentalmente, la Sant’Agostino non possedeva neanche i requisiti per partecipare alla gara, in quanto debitrice nei confronti del Comune per oltre 45mila euro in quanto ha sempre usato indebitamente un’utenza elettrica intestata al Comune”.
Il Codacons invita quindi l’Amministrazione a procedere celermente con l’indizione di un nuovo bando per la Ficoncella “in piena legittimità, in ossequio della tutela paesaggistica e nel rispetto dei principi di pubblicità e trasparenza, propri delle procedure di affidamento, per individuare un progetto e una gestione adeguati che possano restituire finalmente alla città e agli utenti la possibilità di tornare a fruire delle preziose e curative acque termali che sono parte integrante della storia stessa di Civitavecchia”.
Il Comune nel frattempo non è rimasto a guardare, con gli uffici che hanno continuato a lavorare per risolvere la questione dopo aver ritirato il primo bando in autotutela, a seguito dei rilievi di novembre della Sovrintendenza che di fatto obbligavano a percorrere questa strada. La settimana scorsa infatti il tecnico incaricato, l’ingegnere Enza Evangelista, ha consegnato il progetto preliminare per il nuovo bando.
©RIPRODUZIONE RISERVATA