Il consigliere di opposizione interviene per commentare l’ultimo consiglio comunale Concorso Allumiere, Sgamma: «C’è una responsabilità politica oggettivamente evidente»
ALLUMIERE – “Intendo precisare che il partito a cui appartengo non ha mai attaccato al muro nessuno com’è stato affermato durante il consiglio comunale e che le mie radici politiche-ideologiche provengono dal glorioso PSI, il partito a cui apparteneva il più grande e amato Presidente della Repubblica Italiana, Sandro Pertini”. Ad esprimersi così il consigliere comunale di opposizione Giovanni Sgamma del gruppo Forza Italia, il quale durante l’ultimo consiglio era collegato da remoto e male ha digerito alcune dichiarazioni di uno degli esponenti della maggioranza e quindi rispedisce “al mittente l’inopportuno commento” e ribadisce la sua posizione in merito alla questione di Concorsopoli. “Come consigliere eletto quattro anni fa ogni giorno prendo sempre più coscienza di aver fatto la scelta giusta e di star seduto dalla parte giusta – spiega Sgamma – la parte che, sì ha perso le elezioni, ma è l’unica a difendere il paese e la sua comunità al cospetto di una situazione denigrante, in cui è stato trascinato, suo malgrado. Un paese, quello di Allumiere, che meriterebbe di essere conosciuto per le sue tradizioni, per le sue bellezze naturali e paesaggistiche, per il bagaglio storico e certamente non merita l’etichetta di “paese di Concorsopoli”, di “Win for Life”. Il nostro paese ha, infatti, conquistato le prime pagine dei giornali nazionali e locali per uno scandalo e non per quello che è il suo reale valore e per l’onestà dei suoi cittadini, gente perbene che con fatica e sacrificio ne ha costruito la storia e il buon nome. Auspico e spero fortemente che quello che si legge sulla stampa venga smentito dai fatti e che dalle indagini in corso emerga la realtà delle cose e cioè che: tutte le prassi sono state effettuate a norma di legge, in modo chiaro, limpido e trasparente. Da ciò che si legge e dalle indiscrezioni che ci arrivano, però, non sembra essere così e il silenzio assordante della maggioranza e di chi dovrebbe tutelare e difendere il paese come “un buon padre di famiglia” non lascia presagire nulla di buono. Come uomo delle istituzioni mi assale un sentimento di vergogna perché passare da amministratore poco chiaro, coinvolto, anche se indirettamente, in questo contesto non mi piace affatto. Qualche settimana fa riflettevo sulla possibilità o meno di rimanere in carica in questo consiglio, sento infatti che abbiamo fallito, tutti; abbiamo dato un cattivo esempio e non tuteliamo il nostro paese. E se questo lo avverto io, mi chiedo come sia possibile che non lo avverta chi siede in maggioranza. Non può esserci la voglia di votare atti amministrativi proposti in questo contesto perché tutto è avvolto da un alone di non chiarezza e, finché non verrà alla luce la verità, non mi sfiora nemmeno l’idea di pensare di farlo. Senza fiducia non può esserci collaborazione. La mia riflessione, e le mie domande mi portano a non capire perché il sindaco non si dimette, così come ha fatto il presidente del consiglio regionale Buschini, perché si ostina a nascondere una responsabilità politica oggettivamente evidente e perché tutti i consiglieri di questa maggioranza non prendono posizione e restano silenti. Sarebbe doveroso e responsabile, a mio giudizio, che Sindaco e maggioranza facessero un passo indietro per amor di verità e per dare dimostrazione che non c’è attaccamento alle poltrone e che la politica, nei piccoli comuni e non solo, è interesse per la cosa pubblica è dedizione e sacrificio per il bene comune. Ciò in attesa che gli eventi facciano il proprio corso e che soprattutto abbiano l’esito che tutti noi speriamo». «Con questo atto l’amministrazione in carica – conclude Sgamma – restituirebbe alla comunità di Allumiere un po’ di serenità, di dignità e l’opportunità di ricostruire il proprio futuro senza ulteriori drammi e lacerazioni. Io non auguro condanne a nessuno e spero che prima possibile si possa mettere fine a questa vicenda. Ringrazio Carlo Cammilletti: con le sue dimissioni ha dimostrato ancora una volta particolare attenzione alla comunità, così come lo ha dimostrato durante il suo operato in maggioranza, Carlo non si è mai risparmiato”. Sgamma poi fa un’altra riflessione: “Per i cittadini di Allumiere vedere soldi spesi in pranzi lussuosi, anziché destinati al bene comune specialmente in questo periodo in cui le persone faticano a mettere sulla tavola il necessario per sopravvivere è avvilente: ciò significa prendere in giro il paese e farsi beffa delle persone che ci vivono”. Il consigliere di FI poi conclude ribadendo “la mia assoluta disponibilità a collaborare per aprire una nuova fase politica, purché all’insegna della chiarezza e della trasparenza. Auspico di poter recuperare un dialogo politico sano e costruttivo con tutti”.