«L’Ex colonia marina potrebbe essere riconvertita in alloggi popolari»
S. MARINELLA – Il Comitato per l’Emergenza Abitativa, formato dall’Unione Inquilini di Civitavecchia, Il Paese che Vorrei, il Partito della Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica, Gruppo Misto Consiliare e la Casa del Popolo Ladispoli, ha convocato per le 12, nell’area antistante l’ex Colonia Marina, una conferenza stampa in cui sono invitati anche i rappresentanti di tutte le associazioni e i soggetti politici che sostengono il diritto all’abitare. “L’obiettivo è l’individuazione di una tempestiva soluzione dell’emergenza attraverso l’utilizzo del patrimonio pubblico e privato abbandonato – dicono i rappresentati del Comitato – l’ex colonia è luogo emblematico, un imponente edificio di proprietà pubblica che potrebbe facilmente essere convertito in alloggi popolari. Basterebbe la volontà politica degli enti pubblici per consentire ad Ater l’operazione di acquisto e ristrutturazione dell’immobile. La soluzione è semplice, vediamo se anche questa volta Comune, Regione ed Ater riusciranno a voltarsi dall’altra parte. Infatti, a più di un anno dalla redazione della graduatoria, tutti gli aventi diritto sono ancora senza casa e nessuna soluzione si prospetta all’orizzonte. Sembra che l’attuale maggioranza voglia ignorare, o peggio vanificare, ogni opportunità per risolvere il problema in tempi rapidi”. Nel tempo, il Comitato, ne ha prospettate diverse individuando immobili, sia pubblici che privati, abbandonati al degrado da poter convertire immediatamente in edilizia popolare per rispondere almeno all’emergenza. “A via Elcetina – continuano dal Comitato per l’Emergenza Abitativa – si potrebbero realizzare 72 alloggi e Ater aveva già avanzato la proposta di acquisto bloccata senza alcuna spiegazione a pochi giorni dall’atto notarile. Relativamente all’ex albergo Maiorca, il proprietario era inizialmente disponibile alla vendita ad Ater, tanto che questa aveva già effettuato un sopralluogo e valutato la possibilità di ricavarne circa 25 appartamenti. Poi, anche questa soluzione è sfumata, forse anche a causa della nuova opportunità concessa ai proprietari di immobili di usufruire del cambio di destinazione d’uso, da ricezione turistica a residenziale, deliberato recentemente dal Comune. Quando si è chiesto al Comune di intervenire per agevolare una possibile cessione dell’edificio Pio X, il Sindaco ha risposto che su quell’immobile aveva altri progetti che stava discutendo con la Regione. Progetti di cui non si è saputo più nulla”. “Una strategia – sottolineano i membri del Comitato – quella della giunta Tidei, che vuole individuare nelle nuove costruzioni l’unica soluzione possibile. Infatti, l’ultimo tradimento dello spirito dell’edilizia economica e popolare riguarda la zona 167 di S Severa. Bisogna dare risposta a chi è in graduatoria e non favorire le speculazioni private”. “Chiediamo che – conclude il Comitato – il Comune effettui subito un censimento di tutti gli immobili pubblici e privati, che possano essere acquisiti, Ater faccia i sopralluoghi, valuti le diverse opportunità e, con il supporto del Comune,
avvii immediatamente le trattative. La Regione metta a disposizione i propri immobili e agevoli attraverso forme di finanziamento, la ristrutturazione e gli adeguamenti necessari a garantire agli aventi diritto un numero soddisfacente di alloggi in edilizia sovvenzionata”.