CALCIO ECCELLENZA Al Tamagnini la capolista del girone A non fa sconti ai nerazzurri Vecchia, il Real Monterotondo è troppo forte
MARCO GRANDE
Si interrompe dopo due vittorie consecutive la mini-striscia di risultati utili di fila del Civitavecchia Calcio 1920 di mister Roberto Macaluso, che cede le armi al Tamagnini per 2-5 al cospetto del Real Monterotondo Scalo, collettivo quest’ultimo sempre più primo in un girone nel quale il proprio dominio è stato fin da subito schiacciante; i tirrenici, comunque, restano a quota undici lunghezze in classifica mentre i punti dei romani, al contrario, ammontano col successo di ieri a ventuno, numeri che li proiettano sempre più spediti verso i playoff per la serie D.Il nuovo tecnico della Vecchia si presenta sul manto erboso dell’impianto sportivo civitavecchiese con Pancotto tra i pali; la difesa prevede invece le presenze di Serpieri, Fatarella, Funari e Gravina, mentre il centrocampo è composto da La Rosa, capitan Bevilacqua e il baby 2003 Mastropietro al quale, contrariamente a quanto si pensava alla vigilia, viene di fatto data fiducia dal primo minuto. Inamovibile in avanti Bucri e con lui Pastrorelli e Ruggiero pronti a supportarlo ed innescarlo.Gli ospiti mettono sin dagli albori del match in difficoltà la Vecchia, che riesce a difendersi sebbene soltanto fino all’ottavo, minuto in cui Pascu serve abilmente Lupi per la rete del vantaggio monterotondino. Immediata, da allora in poi, la reazione dei civitavecchiesi con Bucri prima e Pastorelli poi, malgrado i loro tentativi si siano rivelati vani ai fini del raggiungimento del pareggio.Tra il 25esimo ed il 35esimo si assiste ad un ribaltamento di punteggio improvviso: nel primo caso la rete del momentaneo 1-1 proviene dall’ennesimo colpo di testa vincente di Serpieri ( il secondo in appena tre giorni ), il quale sfrutta abilmente il cross di La Rosa. Il raddoppio nerazzurro, invece, arriva in virtù di un gran calcio di punizione calciato in maniera eccelsa da Pastorelli.Il primo tempo si chiude con il Civitavecchia che, da gran collettivo, riesce a ribaltare una situazione alquanto spinosa. La fortuna, ciò nondimeno, non aiuta i laziali, costretti a sostituire per problemi fisici nella ripresa Pastorelli, Ruggiero e Gravina. Al 25esimo del secondo tempo Lalli, con un ottimo cucchiaio, trasforma un rigore precedentemente conquistato da Sganga.L’inerzia psicologica del match ora gioca tutta in favore dello Scalo, che al trentaduesimo corona il sorpasso con Baldassi, prima di incrementare con Lupi e di dilagare con Tilli, quest’ultimo abile a trasformare un altro rigore.Resta evidente che il risultato non rispecchi perfettamente quanto visto in campo, che magari la sconfitta poteva anche esser giusta ma non con un tale passivo. A tal proposito parla Massimiliano Gravina: «Il risultato – afferma il centrocampista – a parer mio è ingiusto; usciamo dalla partita più forti e consapevoli dei nostri mezzi. Abbiamo disputato un’ottima frazione di gioco, mettendo in difficoltà i nostri avversari, i quali a loro volta non riuscivano a starci dietro. Poi, purtroppo, agli albori della ripresa abbiamo perso dei pezzi importanti, i giovani che li hanno rimpiazzati hanno messo in campo tutte le loro qualità anche se alla fine, purtroppo, sono emerse le doti tecniche dei nostri avversari».Una sconfitta che non ridimensiona affatto i tirrenici, già con la testa al prossimo appuntamento, questa volta esterno, in campionato, dove i laziali se la vedranno contro il Città di Cerveteri, gara in programma domenica prossima.
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