Non c’è solo Alessio De Sio al lavoro per costruire l’alternativa all’attuale sindaco. Il vero regista si chiama Tidei Grandi manovre al centro, chi si prepara per il dopo Tedesco
Le grandi manovre per il dopo Ernesto Tedesco sono già cominciate e non riguardano solo il possibile ritorno in campo dell’ex sindaco Alessio De Sio. Anche se tutto ruota attorno proprio a Forza Italia e agli accordi che gli azzurri hanno stretto da ancora prima delle elezioni che hanno portato al Pincio Tedesco, quando a Santa Marinella Roberto D’Ottavio e Alessio Romagnuolo, fedelissimo di De Sio, strinsero un patto di ferro con Pietro Tidei, che portò Emanuele Minghella
da assessore al Bilancio dell’amministrazione Bacheca, fino ad allora additato da Tidei come responsabile del dissesto finanziario del Comune, ad entrare in giunta con lo stesso Tidei come assessore alle Attività produttive. Su Civitavecchia quell’asse si è rafforzato con la estromissione di Fratelli d’Italia e della Svolta, e la nomina di assessori graditi, se non vicini, a Tidei (Cinzia Napoli in Forza Italia e Norberta Pietroni nella Lega). Per non parlare del riavvicinamento del Polo Democratico (o Lista Tedesco) di Mirko Mecozzi, con il suo “leader carismatico” Roberto Serafini e del Polo Civico di Alvaro Balloni, entrato a tutti gli effetti in Italia Viva, con Marietta Tidei che mentre si prepara per capire su quale poltrona sedere dal prossimo anno, piazza i suoi uomini nei posti chiave del territorio (vedi Andrea Riga all’Ater) o “benedice” direttamente le nomine di maggior rilievo, come quella di Cristina Matranga alla guida della Asl Roma4.
Insomma, il quadro per stringere sempre di più la morsa attorno a Tedesco si va delineando con una nitidezza tale da sfuggire (forse) solo allo stesso Tedesco. Mentre al suo interno quel che resta della maggioranza appare in disaccordo su quasi tutto. Con la Lega che ormai quotidianamente si trova in contrapposizione o con Forza Italia, o con la Lista Tedesco, oppure con il “suo” stesso sindaco.
E tra un veto e l’altro, l’amministrazione è paralizzata, a discapito della città.
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